FONDATORE
Il Padre Fondatore ha assimilato la spiritualita’ di Padre Pio nell’arco di tempo che va dal 1943 al 1968. La notte del 23 settembre 1968 P. Pio mori’. La mattina, dalle 8,00 alle 8,30 il Signore permise che il nostro Padre rimanesse tutto solo dinanzi alla bara e completamente assorto in una Presenza. Quella mezz’ora fu sufficiente per avere una forte ispirazione: “Continua cio’ che hai visto ed imparato da me…” – Il Padre si chiese: “Che cosa ho visto in Padre Pio? Un Crocifisso vivente”. – “…Integra l’Opera, innalzando il mistero della Redenzione, Passione, Morte, Risurrezione di N. S. Gesu’ Cristo, che tu hai visto realizzato in me!”.
Era un invito del Santo Frate Cappuccino a cercare persone che fossero il prolungamento della spiritualita’ attinta da lui, persone che avrebbero amato e fatto amare la preghiera e il sacrificio.
Nacque cosi’ l’idea di fondare due rami religiosi: gli Apostoli e le Apostole di Gesu’ Crocifisso, che avrebbero integrato l’Opera “…al servizio della Divina Misericordia”, composta fino ad allora di due Istituti Secolari: le Ancelle e i Servi della Divina Misericordia.
Don Domenico Labellarte
Mentre maturava questa idea nella preghiera, Don Domenico sentiva il bisogno di conferma da parte di qualcuno che questa fosse veramente volonta’ di Dio, visto che Padre Pio era venuto a mancare.
Nel gennaio 1970 gli si offre la possibilita’ di incontrare e parlare con Madre Speranza di Gesu’ (Collevalenza – PG).
In risposta alla sua domanda se intraprendere la nuova fondazione, Madre Speranza, stringendogli fortemente le mani, gli disse con forza ed entusiasmo: “Questo, si’!” – e, facendo passare qualche istante di silenzio, aggiunse: “e preparati a salire il Calvario!…”. Il Padre penso’: “Si vede che si tratta di qualcosa che piace a Dio e dispiace al demonio, per cui trovero’ difficolta’”.