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Professione dei Primi Voti e Vestizione Religiosa di Maria Ester di Robbio
Eccellenza Reverendissima,
Desidero ringraziarla vivamente per aver accettato l’invito a presiedere questa celebrazione per la Professione dei Primi Voti di una figlia di questa terra, Maria Ester. Il Signore ha disposto nel suo disegno provvidenziale che questa celebrazione coincidesse con il suo primo ingresso in questa Parrocchia. Mi unisco alla gioia di tutta la comunità per questo duplice e felice evento.
Ringrazio il Parroco, Don Vittorio, per la sua paternità pastorale, lungo tanti anni, punto di riferimento importante per Maria Ester e la sua famiglia.
Grazie ai Sacerdoti qui convenuti, alla Schola Cantorum e a tutti i fedeli presenti.
In modo speciale vorrei ringraziare tutta la famiglia di Maria Ester; i genitori, che, pur essendo stati interpellati da una scelta di vita fuori dell’ordinario, non hanno opposto resistenza. Le lacrime della mamma, con il tempo si sono trasformate in consolazione. Dal Cielo ora gioisce la nonna Ofelia e Sr Rosa Maria, la nostra amata Suora deceduta in concetto di santità il 28 dicembre u.sc.
La chiamata alla speciale consacrazione non viene da noi ma è dono di Dio. E Lui ha i suoi criteri, le sue scelte sono insondabili, misteriose e sorprendenti. Nel corso dei secoli, nella Chiesa, si ripete il canto del Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore, perché ha guardato l’umiltà della sua Serva…” Lo sguardo del Signore si è posato su Maria Ester, ma non solo! E’ sulla sua famiglia, sulla sua Parrocchia e Paese.
Maria Ester ha avuto, specialmente grazie alla nonna Ofelia, solide basi umane e cristiane. Non ha mai trascurato la pratica religiosa e la frequentazione della Chiesa Parrocchiale. Nella sua adolescenza ha vissuto come tutte le ragazze della sua età, seguendo le vanità e le attrazioni del mondo che, pur esercitando un certo fascino, non la riempivano interiormente. Sin da subito ha capito che non poteva svendere la sua libertà e felicità cedendo ai compromessi e ai condizionamenti, mostrando così determinazione nelle sue scelte.
Un giorno, quando partecipava ai campi di evangelizzazione e agli incontri di preghiera, mentre era in adorazione davanti al SS.mo Sacramento, una luce sfolgorante ha illuminato la sua mente e il suo cuore, ha sentito forte la presenza d’amore del Signore. Ha compreso che in tutta la sua vita e specialmente nei momenti difficili, Gesù era sempre con lei e non l’aveva mai abbandonata. Era così forte questa certezza che subito ha compreso che il Signore le chiedeva una risposta d’amore. Sempre più è cresciuto in lei il desiderio di cercarlo, di stare con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella partecipazione alla Santa Messa quotidiana. Anche durante gli studi universitari (si è laureata Scienze pedagogiche) dava sempre la precedenza alla visita di Gesù in Chiesa, sostando davanti al Tabernacolo prima di arrivare alle lezioni. Non ha mancato inoltre di rendersi disponibile nel servizio di catechista e di aiuto in Parrocchia. Particolare sensibilità ha nutrito verso i poveri e i sofferenti. Nella preghiera chiedeva al Signore di mostrargli la sua Volontà e dove servirlo, quale forma di vita consacrata abbracciare. L’incontro con il nostro Istituto “Apostole di Gesù Crocifisso” è stato anch’esso provvidenziale ed occasionale. Là dove aveva incontrato Gesù, ha incontrato due nostre Suore dalle quali, a loro insaputa, è stata attratta dal crocifisso che pendeva dal loro collo, dal loro sorriso e dalla loro serietà. Si è interessata di conoscere l’Istituto e poi tutto è venuto da sé…
Sosteniamo con la preghiera questa figlia che oggi ha fatto dono di se stessa al Signore, mettendosi al suo servizio per il bene della Chiesa e del mondo. Padre Pio diceva al nostro Padre Fondatore: “Che cosa c’è di più bello per un Sacerdote che cogliere fiori e collocarli sull’altare di Dio? La vita consacrata è questo fiore offerto a Dio per onorarlo ed espandere il suo profumo nel mondo a sua lode e gloria. Amen!
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