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Missione Filippine 2009
A distanza di sette mesi sono ritornata nelle Filippine con la Madre Generale delle Suore Apostole di Gesù Crocifisso e la Sig.ra Maria Pia De Caro.
Questo secondo viaggio è stato di 20 giorni, periodo che per me è servito a mettere alla prova l’adattamento al clima, all’ambiente, alle eventuali difficoltà legate alla zona, in realtà cose tutte superate dall’entusiasmo e dalla forza di volontà nel realizzare il progetto della Onlus.
All’arrivo siamo stati accolti da una pioggia abbondante, per cui tutti i bambini erano riparati sotto il porticato e con grande sorpresa li abbiamo trovati organizzati con strumenti musicali a costituire un piccolo complesso chiamato “rondalia”. I canti, la gioia, il sorriso e i saluti dei bambini ci hanno fatto dimenticare la stanchezza e le tante ore di volo.
Nel primo periodo di permanenza, corrispondente all’ultima settimana di maggio, è stata per tutti i bambini della scuola l’ultima settimana delle vacanze estive, infatti dal 1 giugno iniziavano l’Elementary School, l’8 l’High School e il 14 i College, quindi approfittando della presenza di tutti, la mattina, dopo la Santa Messa e la colazione, c’era l’animazione, con giochi e canti, insieme al racconto di qualche esperienza lavorativa fatta da alcune ragazze.
Nelle settimane successive abbiamo visitato diverse famiglie intorno alla missione. Queste famiglie vengono già avvicinate dalle nostre suore che fanno apostolato e catechismo e che in queste occasioni scoprono delle realtà ancora più crude. Infatti sotto la loro indicazione la missione ha accolto altre 5 bambine.
Jannevie David è una ragazza di 15 anni con una displasia congenita dell’anca che viveva con la bisnonna e frequentava la scuola facendosi molta strada a piedi, e sopportando una desolante discriminazione a causa della sua infermità. Nella missione è stata accolta con tanto amore e comprensione. In particolare Chona Mae si prende cura di lei perché a scuola nessuno la derida.
Airah e Ronalyn Sotambito sono due sorelline di 10 figli senza il papà e che la mamma pur avendo un lavoro come custode in campagna non riesce a sostenere per pagare loro la scuola, con grande dolore la signora le ha consegnate alle suore per un futuro migliore.
Mariel e Jhon Mae Mahinay sono due sorelline, la mamma è morta dopo aver partorito il nono bambino e il papà è una persona con handicap per una pregressa poliomielite anche lui con grande commozione le ha affidate alle suore.
Un’altra storia toccante, scoperta sempre dalle nostre suore durante il loro apostolato è stata quella di Carlito, si tratta di un uomo di circa 50 anni, immobilizzato a letto con una alimentazione fatta solo di frullati, in una piccola casa; egli ci ha accolto con tanta fede, abbiamo pregato insieme, abbiamo lasciato qualche medicinale per alleviare i dolori e poi ci ha salutato e ringraziato con il solo sguardo degli occhi.
Un altro giorno bello è stato la visita al terreno, che a distanza di 7 mesi ha cambiato aspetto, abbiamo infatti trovato una coltura di mais, già abbastanza cresciuta , dove le suore e alcune ragazze in vacanza da scuola stavano concimando, mentre altre stavano seminando nei solchi già tracciati in precedenza e dove ci siamo cimentati anche noi a seminare a piedi nudi e con il barattolino di semi in mano. Sono stati piantati alberi di banane mentre gli alberi già presenti erano pieni di frutta quali i mango, i rambutan e i pomelo. I bambini parlano di questa terra come della “ terra promessa” dove trovano lavoro, responsabilità, gioia di vivere e soprattutto speranza nel credere a un futuro migliore, e tutto ciò grazie a tanti benefattori silenziosi che formano una catena di solidarietà dove la virtù della carità trova l’espressione più sublime.
Intanto la missione cresce anche come vocazioni. Due delle postulanti sono state accolte nella missione in piccola età e ci hanno confessato che in tutti questi anni hanno ricevuto tanto amore da poterlo ora donare agli altri. Lascio immaginare l’emozione della Madre Generale e dei presenti!
Nel nostro viaggio abbiamo portato diversi medicinali per la missione e per il Dott. Isaguirre, medico dei nostri bambini, per cui un sentito ringraziamento va fatto al Pediatra Dott. Filiberto De Caro, presidente dell’Associazione Opere di Misericordia Onlus e agli altri medici benefattori.
Da queste poche notizie potete già constatare i progressi fatti nella realizzazione di questo progetto, molto lavoro ci attende, ma confidiamo nel buon Dio, nella preghiera dei bambini e nella generosità dei benefattori.
Dott. Rosa Tricarico
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