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Le reliquie di Santa Teresa di Gesù Bambino in Terra Santa
Fin dal 1977 si era fatta la richiesta di poter accogliere le reliquie di S. Teresa in Terra Santa. Dopo la visita di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e l’evento storico del Sinodo per il Medio Oriente, questo desiderio è stato finalmente esaudito.
Ecco che il 15 marzo 2011 accade l’evento straordinario tanto atteso: la “piccola Teresa” entra per la prima volta in Terra Santa. Quel giorno le sue reliquie sono state accolte da una sessantina di religiosi e laici all’aeroporto di Tel Aviv per essere portate successivamente alla Nunziatura di Gerusalemme.
Il giorno dopo, le reliquie hanno fatto il loro ingresso solenne a Gerusalemme nella città vecchia. Da allora ha inizio un pellegrinaggio che durerà fino al 31 maggio.
La celebrazione dei Vespri, presieduta da Sua Beatitudine Mons Fouad Twal nella concattedrale del Patriarcato latino di Gerusalemme è stata la prima tappa di un fitto programma. Nella sua omelia, ha accolto con deferenza “la più Grande Santa dei tempi moderni”. Ha ricordato quanto la Terra Santa abbia un grande bisogno della grazia: “Innanzitutto tra noi: perché c’è molto bisogno della trascendenza divina per condurci nella nostra missione, per fare unità tra noi cristiani, ma anche con gli ebrei e i musulmani ed è necessaria la grazia per realizzare le disposizioni del recente Sinodo, in modo che tutti i fedeli possano sentirsi sostenuti e possano avvicinarsi a Dio”. Ha proseguito chiedendo alla Patrona delle missioni di “aiutarci nella nostra missione”.
Ricordiamo a questo proposito che la giovane carmelitana aveva sempre sospirato recarsi in Terra Santa. Ma invano! Ne aveva avuto l’occasione quando suo padre, il Beato Luigi Martin, l’aveva invitata, allora adolescente, ad andare con lui in pellegrinaggio in Turchia e nei luoghi santi, ma poiché Teresa, in quel periodo aveva espresso il desiderio di entrare nel Carmelo, preferì rispondere alla chiamata di Dio rinunciando al viaggio promesso. Tuttavia, ella conosceva con il cuore il paese del suo “caro Gesù”, i luoghi segnati dai suoi passi, ella li viveva con tutta la sua anima “come la Betlemme della sua incarnazione, la Nazareth della vita della Sacra Famiglia, il Golgota della salvezza degli uomini”. Questi luoghi Teresa li ha percorsi e frequentati attraverso i vangeli, attraverso la sua intimità con Gesù nella preghiera del cuore e nell’Eucaristia. In una parola, tutta la sua vita spirituale le ha consentito questa vicinanza interiore ai luoghi santi. Non è per caso che ella è stata proclamata Dottore della Chiesa e Patrona delle missioni perché pure rimanendo fra i muri del suo convento, la “piccola Teresa” raggiungeva i bisognosi di tutti gli angoli della terra con le sue preghiere innaffiate dai suoi sacrifici e dalle sue sofferenze nascoste. Colei che diceva: “Vorrei percorrere la terra”, e che non ha mai lasciato il suo convento, non finisce di girare il mondo e viene a visitare i cristiani d’Israele e di Palestina percorrendo la Terra di Cristo per due mesi e mezzo.
Da Gerusalemme, ha proseguito il suo pellegrinaggio attraverso tutta la Galilea: Da Haifa, al Monte Carmelo, a Nazareth dove c’è stata una calorosa e solenne accoglienza. In tutte le tappe è stata accompagnata da Mons. Marcuzzo, Vicario Patriarcale Latino per Israele residente a Nazareth, dagli ufficiali e dai rappresentanti delle altre confessioni. Dovunque le reliquie sono state accolte con calorosi saluti di benvenuto. Riportiamo, per esempio, il saluto di Ahlan Wasahlan: “Cara Santa Teresa di Gesù Bambino in Terra Santa, questa Terra che amavi tanto e che avevi desiderato ardentemente visitare durante la tua vita, questa patria fonte della tua spiritualità biblica e carmelitana”. Ad ogni tappa, i bambini delle scuole erano in festa e mostravano fieramente il loro disegni della Santa, con le rose e i palloncini tenuti in alto, nel gioioso e variopinto corteo.
Le reliquie sono arrivate a Nazareth la vigilia dell’Annunciazione. Mons. Marcuzzo ha invitato i bambini ad avvicinarsi al reliquiario e a buttarvi sopra petali di rose ricordando loro un poema di Santa Teresina “Sono una rosa sfogliata”, dove la Santa esprime il suo desiderio di annientarsi per amore come una rosa che si sfoglia.
Le reliquie hanno attraversato la Samaria, poi la Giudea per arrivare finalmente il 9 maggio a Betlemme, luogo dove è nato ” il Bambino Gesù” di cui la Santa porta il nome. Ha trascorso anche una notte vicina alla sua consorella carmelitana: la Beata Maria di Gesù crocifisso o Mariam Baouardy nata a Nazareth e morta all’ètà di 32 anni a Betlemme il 26 agosto 1878, anche lei patrona delle missioni.
Il messaggio della piccola Teresa basato sull’amore è sempre attuale. Il suo vibrante appello alla comunione, alla pace risuona con più forza in questa Terra nativa di Gesù, segnata da tensioni e guerre. Ci affidiamo alla sua intercessione perché possa farvi rifiorire la SPERANZA e la PACE!
Sr Maria Liliana FILIN
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