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Cercare Gesù Crocifisso nei “crocifissi”
Cercare Gesù Crocifisso nei “crocifissi” ossia sofferenti fisicamente, moralmente e spiritualmente per portare loro il sollievo fa parte del nostro carisma. Alle volte non c’é neanche bisogno di cercare loro, perché vengono da soli.
La società polacca è sempre di più segnata dalla povertà materiale e morale. Il problema di questa miseria tocca non solo gli anziani, che spesso non hanno neanche soldi sufficienti per comprarsi le medicine necessarie, ma pure i giovani. La situazione viene peggiorata dal fatto che non tutti disoccupati ricevono un sussidio sociale, mentre coloro che lo ricevono, essendo molto basso, non sono in grado di sopravvivere per un mese e sono costretti a chiedere aiuto nei centri di carità. La disoccupazione sta crescendo e giovani hanno poche prospettive di trovare un lavoro onesto con il salario che avrebbe aiutato loro a mantenere la famiglia.
Nonostante i poveri siano ben vestiti per nascondere la loro miseria, spesso sono costretti a cercare nelle immondizie. La mattina presto si vede che alcuni cercano il ferro o le bottiglie vuote per venderle e guadagnare qualche denaro. Davanti ai centri della carità si vedono le file lunghe, dove la gente aspetta con la speranza di avere qualche aiuto.
Anche a casa nostra vengono i poveri. Sempre più frequentemente vengono le persone chiedendo un aiuto immediato, chiedono le cose semplici. Non molto tempo fa è venuto un anziano, perché, siccome non pagava le bollette, gli è stata tolta l’acqua dell’acquedotto. Ha portato le brocche, perché aveva bisogno dell’acqua. Un’altra volta è venuto un’altro anziano, che non avendo più metano nella cucina, non poteva, insieme con la moglie e il figlio ammalato, neanche farsi un tè caldo. Un giorno é venuta una giovane coppia con il bambino piccolino che non poteva bere un latte normale. Il latte per i bambini allergici costa troppo…
Vengono da noi anche gli “ospiti” di tutti giorni, spesso i senza tetto. Chiedono i panini, ma durante l’inverno qualcosa di caldo. Ci visitano anche le persone che vengono sistematicamente domandando da noi aiuto. Da anni ci impegniamo a sostenerli; anche se il nostro aiuto è molto modesto, loro vengono fedelmente e sono molto grati. L’aiuto è possibile grazie alla bontà e generosità degli altri. Anche noi ogni tanto tagliamo dal nostro per condividere con loro. Abbiamo dei benefattori che ci forniscono di pane e di verdure. Aiutando noi, aiutano i nostri poveri. Nonostante che il numero dei poveri cresce, il Signore non ci abbandona. Ultimamente abbiamo cominciato a cercare nuovi benefattori che vorrebbero rendere la vita dei poveri più dignitosa. Il pane e le verdure non bastano, sono necessari la carne, i latticini, i detersivi… Crediamo che non ci mancherà l’aiuto, perché in molti c’è il desiderio di aiutare. Siamo contente che troviamo le persone che non predicano la carità con le parole, ma lo fanno con i fatti rendendosi strumenti della Divina Misericordia.
Sr M. Carolina Pacześniak AJC
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