Passione di Gesù
Gesù suda sangue nell’orto del Getsemani
2 aprile
Gesù suda sangue nell’orto del Getsemani
Punto I – Una particolare disposizione fisiologica fa sì che il nostro corpo sudi quando è oppresso da un forte timore o da una grande lotta interiore. Gesù, che aveva immaginato con tanta precisione la sua Passione e la sua morte ormai imminenti, sentì stringersi il cuore per l’orrore e lo spavento, a tal punto che il suo corpo cominciò a sudare sangue.
Riflessione – L’istinto non vorrebbe patire, perciò combatte con la ragione che invece vuole imporglielo per ubbidire a Dio. Nella lotta prevale quest’ultima e i sensi sono vinti e prostrati da tanta violenza; è per questo che Gesù suda, ed il suo sudore è sangue che sgorga da tutti i pori del corpo. Lo spavento gli ha fatto affluire il sangue attorno al cuore, e, nello sforzo estremo che Egli fa per superarlo, quasi gli scoppiano le vene e il sangue esce dai pori fino a cadere in gocce sul terreno. Non è un effetto di debolezza o di fragilità questo sudore di sangue, ma è un segno della forza d’animo che ha aiutato la ragione ad avere la meglio. Una Passione così straordinaria non è opera della natura, ma solo della volontà. Infatti Gesù vuole che la sua umanità patisca quanto più le è possibile ed ha volontariamente spinto questa possibilità di sofferenza fino a sudare sangue.
Guarda, anima mia, il tuo Signore insanguinato non a causa dei flagelli, delle spine o dei chiodi: è il sangue che Egli stesso ha spremuto dal suo cuore per mostrare a tutti l’irruenza della sua pena interiore, prodotta dal suo amore per noi. In questo stato Gesù rivolgendosi a te dice: “Dimmi, anima cara: c’è stato forse qualcuno che abbia sudato sangue come me? C’è stato mai un dolore simile al mio?”.
Colloquio – Mio dolce Gesù, provo tanta compassione per la tua angoscia che deve essere stata veramente spaventosa per causarti l’effusione di tanto sangue. Ti ringrazio di questo sangue che è il primo che hai fatto sgorgare dalle tue vene per redimermi. Che cosa potrò darti io per ricambiare il tuo amore? Confesso che in me non c’è nulla che ne sia degno. Signore, non permettere che io continui ad essere un ingrato, ma aiutami a ringraziarti per la tua Passione nel modo più adeguato. Imprimila nel mio cuore freddo ed ingrato, perché la ricordi sempre ed insieme io ti compianga e ti imiti. Gesù mio, che hai sparso per me tanto sangue, disponi il mio cuore a fare tanti buoni propositi e a pentirsi veramente dei suoi peccati.
Pratica – Per imitare Gesù opporrò resistenza ai miei sensi in tutto ciò che è contrario alla divina volontà. Finora non ho resistito alle mie cattive inclinazioni e sono ben lontano dal sudare sangue nel violentare me stesso.
Lascia un commento