Passione di Gesù
24 aprile – Punto III – Gesù è preso nell’Orto dai suoi nemici
Gesù è preso nell’Orto dai suoi nemici
Punto III – Gesù, dopo aver dichiarato a Pietro che non vuole essere difeso con le armi, si avvicina a colui al quale era stato reciso l’orecchio e, con un tocco della mano, lo guarisce perfettamente. Con questo gesto vuole dimostrarci di essere non solo mansueto, ma anche benefico verso i suoi nemici.
Riflessione – Egli avrebbe potuto guarirlo solo comandandolo con la mente, invece usa anche la mano per far vedere il miracolo a tutti; infatti vuole che tutti sappiano che Egli è l’Uomo-Dio, che tocca e guarisce con la stessa mano con cui ci ha creati. Veramente nessuno può essere più paziente e benevolo di Lui. Poco prima aveva compiuto un miracolo di giustizia facendo stramazzare a terra i suoi nemici, ora ne compie uno di misericordia guarendo la ferita del più impetuoso tra coloro che stanno per aggredirlo. Questo è un miracolo della sua carità, che rende bene per male e dona la salute a chi è venuto per condurlo alla morte; ed è anche un ottimo insegnamento per me, che devo imparare come comportarmi con i miei nemici. Gesù aveva già insegnato con la predicazione a far del bene a chi ci offende, ora ce lo insegna anche con l’esempio.
Colloquio – Mio Dio, in me stesso riconosco tante prove della tua benevolenza, mentre io non ho fatto altro che offenderti. Anche nei miei confronti fai valere la regola della tua misericordia: ricambiare il male col bene. Il mio atteggiamento, invece, è stato sempre contrario a questa regola, poiché io ho risposto col male a tutti i tuoi benefici.
Mio Signore, mi pento della mia ingratitudine; aiutami tu a dimostrarmi grato in avvenire. Guarisci la mia anima e falle udire meglio la voce delle tue ispirazioni affinché ti ubbidisca. Ma dammi anche la forza di imitarti nell’essere buono col mio prossimo. Quando qualcuno mi offende, mi risento subito e vorrei vendicarmi. Se non arrivo proprio al punto di mettere in atto la vendetta per un riguardo umano, cedo, però, all’ira e sono scontento se il mio nemico riceve del bene nella sua vita; mi sento soddisfatto, invece, se gli capitano degli inconvenienti. Io non ho neppure l’ombra della tua carità paziente, dolce, benigna, che rende bene per male. Eppure per un cristiano è indispensabile raggiungere questa perfezione.
Mio Salvatore, sostienimi con la tua grazia affinché, oltre ad amare per amor tuo, sia sempre pronto ad aiutare chi vorrebbe nuocermi. Ti raccomando tutti quelli che in qualunque modo mi hanno offeso; benedicili e concedi loro ogni bene.
Pratica – Se non avrò l’occasione di beneficare quelli che mi hanno danneggiato, dovrò ricordarmi spesso che è mio dovere pregare Dio per ciascuno di essi.
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