Passione di Gesù
19 aprile – Punto II – Gesù riceve il bacio di Giuda
Gesù riceve il bacio di Giuda
Punto II – Giuda, avvicinatosi al Salvatore, prima di dargli il bacio, lo saluta con queste parole: “Dio ti salvi, Maestro”.
Riflessione – Si può essere più ipocriti di così? È un vero lupo vestito da pecora, che cerca di disperdere il gregge tendendo insidie al divino Pastore. Egli dà a Gesù un saluto d’amore, mentre prova per Lui un odio implacabile; gli augura la salute e lo consegna alla morte; gli dà il titolo di Maestro e calpesta i suoi santi insegnamenti. Immagina di trattare con un uomo comune che non vede la sua falsità, e crede di poterlo ingannare con un atteggiamento amichevole, mentre s’avvicina tendendogli le braccia.
Quant’è grande l’amore di Gesù! Egli non scaccia la bestia feroce che lo assale, ma risponde con tenerezza a quell’ipocrita. Con voce dolcissima lo chiama per nome e gli dice: “Giuda, così dunque con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo?”. Il Salvatore si mostra a lui come uomo per la sua umiltà e mansuetudine, ma gli si manifesta anche come Dio perché ha scoperto la sua segreta decisione.
A quale scopo risponde in modo tanto dolce e amichevole, quando Giuda meriterebbe solo risposte fredde e pungenti? Perché Giuda veda la carità e la pazienza di Gesù il quale spera ancora di intenerire il suo cuore e di indurlo a pentirsi. Purtroppo, nonostante tutto, quello sciagurato ha scelto ormai il male.
Colloquio – Mio Gesù, devo riconoscere in Giuda un altro me stesso; infatti anch’io ti chiamo Maestro, ma non mi comporto come tuo discepolo; ti chiamo Padre, ma non ho l’atteggiamento di un figlio. Anch’io dunque, da ipocrita, altro ho nel cuore, altro ho sulle labbra. Ciò nonostante tu, bontà misericordiosa, quando sono oppresso dalla tentazione di peccare, mi chiami per nome con voce soave e nel cuore mi chiedi: “Così, dunque, mi vuoi tradire?”. È una voce dolce ed amorosa che io, ingrato, non voglio sentire. Mio Redentore, io merito che anche tu faccia il sordo con me, quando ti invoco nelle mie necessità. Ma io confido nella tua misericordia che è infinita e ti supplico con tutto il cuore di svuotarmi della mia cattiveria e di riempirmi della tua grazia. Continua a farmi udire la tua voce e fa’ in modo che io le obbedisca, perché non voglio più tradire il tuo amore.
Pratica – Mi pentirò della mia ingratitudine che mi ha impedito di corrispondere a tante amorose ispirazioni di Dio. Potrò fuggire le occasioni di peccato solo ascoltando le parole che Gesù rivolge anche a me: “Così tu, dunque, mi vuoi tradire?”.
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