Passione di Gesù
18 aprile – Punto I – Gesù riceve il bacio di Giuda
Gesù riceve il bacio di Giuda
Punto I – Giuda aveva detto ai soldati che erano con lui: “Quello che bacerò è colui che dovete prendere”.
Aveva anche raccomandato loro di legarlo molto bene e di vigilare durante il percorso, per non lasciarselo sfuggire. Ora, precedendo il gruppo, si avvicina a Gesù per dargli il bacio del tradimento.
Riflessione – Anima mia, fermati a riflettere un po’ sul comportamento di Giuda; guarda quell’ipocrita che va incontro al suo Maestro con un volto gioviale per nascondere il tradimento e che lo consegna nelle mani dei suoi nemici con un bacio, il più bel segno d’amore. Lo aveva già predetto il Profeta, che con questo segno il Messia sarebbe stato tradito. Ma devi anche pensare che, pochi minuti prima, anche Giuda era caduto a terra come gli altri, quando il Salvatore aveva pronunciato le parole “sono io”. Senza dubbio era rimasto sbalordito e spaventato davanti a quella manifestazione dell’onnipotenza di Gesù; è inconcepibile, quindi, che non abbia aperto gli occhi del cuore e non si sia convertito, spinto da un profondo timore di Dio. Se io mi sentissi gettare a terra da una mano invisibile mentre sto per commettere un peccato, credo che mi mancherebbe il coraggio di offendere Dio. Eppure Giuda, insensibile alla grazia, rende ancora più decisa la sua perfidia. Ma non dobbiamo meravigliarci, perché, quando siamo dominati da una passione, questa ci acceca, e rende inefficaci anche i più forti richiami alla conversione. Giuda è dominato dall’avarizia, e, poiché ha tradito per avidità di denaro, adesso che ha compiuto il misfatto, non vede l’ora di andare a riscuotere ciò che gli era stato promesso. È arrivato al punto di servirsi della più dolce tra le espressioni d’amore, per commettere la più grande di tutte le malvagità.
Se all’inizio del suo apostolato qualcuno avesse detto a Giuda che si sarebbe traviato fino al punto di diventare indifferente sia alla voce della misericordia che ai miracoli dell’onnipotenza, egli indubbiamente non ci avrebbe creduto. Eppure ciò è avvenuto dopo appena tre anni.
Colloquio – Se dicessero una cosa simile anche di me, neppure io ci crederei; invece chissà che, quanto prima, non mi colga all’improvviso un qualsiasi desiderio anche modesto, e che questo cresca fino a diventare una passione sfrenata? Dentro di me, infatti, si annida il germe di tutte le passioni e l’inclinazione ad ogni vizio. Dio mio, tieni sopra il mio capo la tua mano, perché solo tu puoi trattenermi e custodirmi; tu sei la mia forza e solo in te confido.
Pratica – Dio mi ha promesso il suo aiuto, ma anch’io devo collaborare cercando di scoprire qual è la mia passione predominante e poi mettere tutto il mio impegno per riuscire a dominarla.
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