Passione di Gesù
15 aprile – Punto II – Gesù va incontro ai suoi nemici
Gesù va incontro ai suoi nemici
Punto II – I Giudei si avvicinano all’orto furiosi contro Gesù desiderosi di mettergli le mani addosso e di prenderlo; Gesù, invece, va loro incontro amabile e mansueto, ansioso di essere catturato.
Riflessione – Soltanto chi non sa, o non vuol sapere, quanto sia grande il desiderio di Gesù di obbedire alla volontà divina per redimere il mondo, può chiedersi chi abbia desiderato di più la sua cattura, se Lui o i suoi nemici.
Consideriamo da una parte i Giudei carichi d’odio, e dall’altra Gesù che s’avvicina ad essi con il volto sorridente e lo spirito pronto. Egli è il primo a parlare, domandando loro con amabilità chi cerchino; sembra quasi che si prepari a ricevere un augurio di felicità o un regalo prezioso. Una volta, quando la folla voleva farlo re, era fuggito, ma ora non fugge, anche se si aspetta di essere incatenato e condotto alla morte. Allora era stata l’umiltà a farlo fuggire, ora è la carità che lo trattiene e lo rende audace; è la carità che lo manda incontro ai tormenti e alle umiliazioni. Infine vuole dimostrare agli Apostoli sbigottiti che si arrende non perché vi è costretto, ma perché così ha liberamente scelto per obbedire alla volontà di Dio.
Colloquio – Se amassi di più il Signore, il mio comportamento sarebbe molto diverso; infatti chi lo ama veramente sopporta tutto volentieri, quasi senza accorgersene. A me, invece, pesa soffrire e non voglio imitare Gesù che desidera e cerca la penitenza, anzi, tengo questa lontana da me quanto più è possibile. Devo riconoscere, quindi, che voglio amare Dio solo a parole, non con i fatti; ma l’amore per il Signore è attivo, non ozioso, infatti possiamo riconoscerlo solo se è realizzato nelle opere.
Mio buon Gesù, abbi pietà di questo peccatore infelice che fino ad ora è vissuto senza amarti. Accendi in me un amore simile a quello che ti spinse a consegnarti nelle mani dei peccatori, affinché anch’io, come te, desideri e cerchi di fare sempre e in tutto la volontà di Dio.
Pratica – Per amare Dio devo essere disposto ad obbedirlo senza riserve. Ma per fare la sua volontà devo rinnegare la mia. E in che cosa sono disposto a farlo per piacere a Lui?
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