Passione di Gesù
28 marzo – Punto II – Agonia di Gesù nell’orto del Getsemani
Agonia di Gesù nell’orto del Getsemani
Punto II – Secondo la Parola di Dio sarà coronato di gloria solo colui che avrà combattuto. E l’agonia di Gesù non è altro che una battaglia contro l’istinto e i sensi, che fanno gli ultimi sforzi per resistere alla morte.
Insieme al calice della Passione l’Angelo presenta a Gesù anche la sua morte sotto un aspetto talmente angosciante da non potersi neppure immaginare. In quel momento vede i suoi nemici, guidati da Giuda, che escono armati dalla città per cercarlo, catturarlo ed ucciderlo; ne è talmente impaurito da cadere in uno stato d’angoscia simile alla morte.
Riflessione – La volontà di Gesù accetta la morte sia per la salvezza delle anime, sia per la gloria di Dio, ma scatena un conflitto contro i sensi che invece la rifiutano; e la lotta fa agonizzare Gesù in maniera atroce, anche perché non riceve alcun aiuto né dalla Divinità né dalla ragione umana. Tutto è disposto in modo tale che a soffrire sia soltanto l’uomo, lasciato nella sua realtà terrena, affinché nessuno rinunci ad imitarlo dicendo che per Lui, essendo Dio, è stato più facile soffrire.
Bisogna riflettere molto bene sull’agonia di Gesù: Egli vuole che i suoi sensi la rifiutino a tal punto da provare il massimo della sofferenza quando devono piegarsi alla volontà divina. È così che ci comportiamo noi quando il nostro istinto si ribella al volere di Dio? Io, in maniera particolare, sono facile a cedere davanti al rifiuto che oppongono i sensi. So che dovrei resistere, ma non lo faccio. Sono talmente preoccupato per la mia reputazione e per la mia salute, che mi lascio sempre vincere dalla paura che tutto possa nuocermi quando si tratta di mortificarmi. Questi timori nascono da una pigrizia molto radicata e da un amore eccessivo per me stesso; così i desideri dei miei sensi diventano sempre più forti, tanto che spesso hanno il sopravvento.
Colloquio – Gesù, tu che vedi la mia debolezza, rivestimi della forza che ti ha reso vittorioso nell’Orto. Tu sai quanto essa mi sia necessaria per poterti ubbidire e servire degnamente. Per i meriti della tua agonia ti prego, sostienimi con la tua grazia.
Pratica – Combatterò la paura della morte, della malattia, dell’umiliazione e del disprezzo. Inoltre mi sforzerò di vincere la resistenza dei miei sensi, per imitare Gesù anche in questo.
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