Passione di Gesù
2 dicembre – Punto I – Gesù promette il Paradiso al buon ladrone
Gesù promette il Paradiso al buon ladrone
Punto I – Gesù prega per i suoi nemici e subito uno dei due ladri crocifissi al suo fianco viene illuminato dalla luce di verità contenuta nelle sue parole. Costui non aveva mai seguito il Salvatore e quindi non aveva mai ascoltato le sue prediche né era stato presente ai suoi miracoli; ora, sul patibolo, lo vede per la prima volta e, dopo aver osservato la pazienza e la carità con cui sopporta tante pene e tanti insulti, lo riconosce per l’Uomo-Dio. Si umilia, riconosce le sue colpe e poi domanda al Figlio di Dio la grazia di liberarlo non dalla morte del corpo, ma da quella dell’anima.
“Ricordati di me quando sarai nel tuo regno”, chiede il buon ladrone. E Gesù, vedendolo umile e sinceramente pentito, gli risponde: “Oggi sarai con me in Paradiso”. Egli vuole consolarlo subito, prima ancora di consolare sua Madre, che nel frattempo è arrivata sotto la croce.
Riflessione – In queste parole di Gesù cominciamo a gustare il frutto della sua Passione, perché è la prima volta, da quando è iniziato il mondo, che viene fatta una simile promessa. Ma a chi viene promesso il Paradiso? Ad un ladro che ha meritato mille volte l’Inferno con i suoi misfatti; di questi però egli prova un sincero dolore, perché li vede impressi nelle piaghe di Gesù crocifisso. È il massimo! La gloria del Paradiso, dovuta ai giusti che hanno speso la loro vita in un’eroica ricerca di santità, viene concessa a colui che proverà il pentimento per circa un’ora, ma che da gran peccatore diventa un grande santo, grazie alla sua conversione e alla sua fiducia nel Salvatore.
Colloquio – Com’è consolante questo pensiero! Io non potrò più dubitare di essere perdonato e di ottenere la vita eterna, ora che ho visto il Paradiso aprirsi con tanta misericordia ad un malfattore.
Gesù mio, tu hai voluto essere crocifisso per poter dimostrare dalla croce la tua Divinità e, in uno dei ladri, anche la tua onnipotenza. Ricorda che sei stato messo in croce più per me che per questo ladrone, perciò, ti supplico, ricordati anche di me quando sarai nel tuo Regno. Io sono peggiore del buon ladrone perché, a differenza di lui, sono un peccatore ingrato; ma confido nella tua misericordia, perché le tue piaghe si sono aperte e il tuo sangue si è sparso per me non meno che per questi ladri. Perciò anch’io con lo stesso slancio grido: “Ricordati di me, mio Salvatore, perché tu mi hai redento col tuo sangue”.
Pratica – Rafforzerò la mia speranza nella misericordia di Dio e nei meriti di Gesù, perché mi venga concesso il perdono dei miei peccati, ed inoltre domanderò la grazia del dolore perfetto.
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