Passione di Gesù
30 novembre – Punto II – Gesù prega per i suoi nemici
Gesù prega per i suoi nemici
Punto II – Durante tutta la Passione, Gesù ha dimostrato di essere Dio e continua a farlo anche sulla croce. Potrebbe manifestare la sua Divinità sterminando tutti i nemici, invece preferisce renderla nota con la pazienza e la carità. Finora aveva sempre taciuto senza lamentarsi né dei tormenti né delle offese, adesso invece si rivolge al Padre e lo prega di aver misericordia di tutti coloro che lo perseguitano con ingiustizia e crudeltà. Il Profeta aveva già detto che il Messia avrebbe fatto questa preghiera, degna veramente del Figlio di Dio, perché nessun altro può amare fino a quel punto i suoi nemici.
Riflessione – Gesù, implorando benedizioni sui suoi crocifissori, si manifesta per quello che è, per quello che ha sempre dichiarato di essere. Egli aveva sempre insegnato a pregare per il bene dei nostri persecutori e calunniatori, perché sono anch’essi figli del Padre Celeste, ma ora, dalla croce, ci dimostra come mettere in pratica la sua Parola. Avrebbe potuto formulare quella preghiera nel suo cuore senza esprimerla con la voce, invece vuol farsi udire per farsi anche imitare. E poi, perché ha aspettato l’ultimo momento della sua vita per pronunciare quelle parole? Perché s’imprimessero meglio nel cuore dei suoi fedeli, quasi fossero le ultime raccomandazioni fatte ai figli da un padre morente.
Colloquio – Gesù mio, pare che tu dimentichi di essere stato flagellato, coronato di spine, inchiodato sulla croce e coperto di obbrobri, tanto sei preoccupato di implorare dal Padre misericordia per i tuoi carnefici. Non ho parole per esprimere la mia commozione e per lodare la tua infinita carità. Non è possibile neppure immaginare la soavità delle grazie che prepari per quelli che ti amano, visto che con tanta abbondanza hai effuso il balsamo profumato della tua misericordia su coloro che ti odiano. Concedimi allora, Signore, la grazia di amarti. In cambio ti offro il mio sincero proposito di raccomandarti sempre tutti coloro che in qualche modo, con parole o con fatti, mi hanno offeso. Per i meriti della tua carità invoco su di loro la tua santa benedizione, che li colmi di ogni bene in questa vita e nell’altra. E dopo la preghiera fatta per il mio prossimo, spero che tu esaudisca anche quella che ti rivolgo per le mie necessità: ho tanto bisogno di amarti con tutto il cuore e di far mie le tue virtù. Sostieni il mio spirito e dammi sicurezza nel cammino verso la perfezione.
Pratica – Pregherò in particolare per quelli che sparlano di me e rovinano la mia reputazione; lo farò per imitare Gesù che prega sulla croce per i suoi carnefici.
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