Passione di Gesù
29 novembre – Punto I – Gesù prega per i suoi nemici
Gesù prega per i suoi nemici
Punto I – Consideriamo Gesù sulla croce come se fosse un maestro sulla cattedra che mostra una carità veramente eccezionale fin dalla prima lezione, che consiste nella preghiera fatta per i suoi nemici. Egli ha già predicato più volte questa virtù ed ora, con l’esempio, ci lascia una sorta di riepilogo della sua dottrina, mostrando una tenera benevolenza verso chi l’ha perseguitato, calunniato e messo addirittura in croce. Così, facendoci vedere quanto ami i suoi nemici nel momento stesso in cui questi lo uccidono, insegna a noi ad amare i nostri avversari che difficilmente arriveranno al limite estremo di toglierci la vita.
Riflessione – È meravigliosa la carità di Gesù che non pensa a chi lo fa patire, ma a coloro per i quali patisce: Egli prega perché sia perdonato chi lo ingiuria e perché abbia la vita chi gli dà la morte. Non si preoccupa per le pene che soffre nel suo corpo innocente, purché le anime dei peccatori siano salve; infatti è più angosciato per il timore che queste si possano perdere che per la sua stessa Passione. Offre perciò tutti i suoi patimenti al divin Padre, affinché non venga a mancare neppure una di quelle anime infelici.
La morte, che è una debolezza della natura umana, può diventare un bene prezioso, quando si muore per un amore soprannaturale così intenso.
Colloquio – Mio Gesù, concedimi di vivere come tu vuoi, amando chiunque mi vuol male, per essere degno, un giorno, di imitarti anche nel morire. Vorrei tanto possedere una carità simile alla tua, per ricordarmi sempre di pregare per tutti quelli che mi offendono e, ancora di più, per coloro che mancano verso di te. Hai offerto tutto te stesso alla Maestà divina per i tuoi nemici, nel numero dei quali ero compreso anch’io, perciò permettimi ora di presentare di nuovo questa tua offerta. Eterno Padre, guarda dal trono della tua gloria la preziosissima Ostia che ti offre Gesù, tuo Figlio e nostro sommo Sacerdote. Egli ha sacrificato la sua vita negli spasimi più atroci, versando tutto il suo sangue, per pagare il mio debito alla tua giustizia. Ascolta la sua debole voce con la quale ti supplica di perdonare i miei peccati; ed in grazia di questo supplice eletto, che davanti a te ha tutto il merito, effondi su di me la tua misericordia e guariscimi dalla mia malizia.
Pratica – Imiterò la prudente carità di Gesù che odia il peccato, ma ama il peccatore. Praticamente questa distinzione è difficile, ma non lo sarà più con l’aiuto divino.
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