Passione di Gesù
25 novembre – Punto IV – Gesù crocifisso in mezzo a due ladri
Gesù crocifisso in mezzo a due ladri
Punto IV – Guardiamo ancora il nostro Signore Gesù crocifisso che è nudo ed esposto agli sguardi di tutti, perché tutti vedano come è stato ridotto il suo corpo santo. Egli ha la testa coronata di spine e non sa dove appoggiarla, la faccia imbrattata di sputi e rigata di sangue, la bocca resa amara dal fiele, gli orecchi tormentati dalle bestemmie, le mani e i piedi inchiodati e tutto il corpo pieno di piaghe. Guardiamolo bene, non con gli occhi dei Giudei che lo considerano solo un uomo spregevole, ma con gli occhi della nostra fede, che ci fa vedere chi sia in realtà quest’uomo crocifisso ed immerso in un mare di dolori.
Riflessione – Gesù è il vero Dio, generato dal Padre che è Dio, immerso nella sua Maestà, nella sua bellezza e nella sua beatitudine. Allora perché la divina Maestà è tanto disonorata e la sua bellezza è tanto sfigurata? Chi ha potuto ridurre in quelle condizioni addirittura Dio? Solo la sua immensa carità. Si è fatto uomo e ora sulla croce si mostra a noi tutti, affinché comprendiamo, se ce ne fosse ancora bisogno, quanto ci ami e quanto meriti di essere riamato. Nel suo corpo non c’è neppure un piccolo lembo che si possa considerare intatto, eccetto il cuore, anche se è tormentato da una tristezza mortale. In esso risiede l’amore, per questo è ancora tanto forte e generoso da dar vigore a tutto il corpo, perché possa sostenere quella terribile Passione. Anima mia, desideri veramente amare il Signore? Ebbene, fermati a contemplare le sofferenze che ha sopportato per amor tuo e tieni sempre presente che è stato Lui a venire in terra a cercarti e a salvarti. Inchinati davanti al tuo Redentore con devota umiltà e ricambia generosamente lo slancio del suo Cuore divino.
Colloquio – Cuore divino, che ardi d’amore, devo essere grato a te, se il mio Salvatore ha potuto sopportare tanto strazio per il mio bene. Vorrei tanto, nella mia miseria, ricambiarti come meriti! Cuore dolce e puro, libera il mio dall’attaccamento alle vanità, perché possa unirsi a te e vivere solo del tuo amore. Rendilo puro come sei tu, così potrò adorarti sempre più degnamente e con tanta gioia, fino a non sentire più alcun desiderio dei piaceri del mondo.
Gesù mio, per il tuo cuore adorabile, tienimi stretto a te sulla croce, in modo che i chiodi trapassino e rendano forti la mia memoria, la mia volontà e il mio intelletto, così potrò uniformarmi in tutto alla volontà divina.
Pratica – Per raggiungere quest’uniformità devo dimenticarmi di tutto ciò che non piace a Dio; devo invece pensare come piace a Lui e volere ed agire come Lui mi indica, con chiarezza.
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