Passione di Gesù
22 novembre – Punto I – Gesù crocifisso in mezzo a due ladri
Gesù crocifisso in mezzo a due ladri
Punto I – Nella legge antica la vittima sacrificata doveva essere sollevata in un gesto di offerta all’Altissimo; questo si fa anche con Gesù, vittima d’amore per noi. I carnefici trascinano la croce fino al buco in cui la base deve essere fatta scivolare e poi fissata; la innalzano a poco a poco fino a quando è ben diritta e poi la lasciano cadere di piombo in un colpo solo nel buco. Il corpo straziato di Gesù riceve uno strappo violento; tutte le membra si scuotono, le giunture si strappano e le piaghe si riaprono con dolori talmente acuti che per poco anche questa volta Gesù non muore.
Riflessione – Gesù stesso aveva predetto tutto questo, ricordando la nota raffigurazione simbolica del serpente di bronzo innalzato da Mosè su di un palo, per garantire la vita ai Giudei che erano stati morsi dai serpenti. In questo stesso modo Egli sarebbe stato innalzato in croce, per dare ai fratelli quella vera vita che il serpente infernale aveva tolto loro. Il Crocifisso quindi non è affatto un simbolo, ma la realtà già da tempo raffigurata. Anima mia, contempla Gesù che ha la bocca aperta, gli occhi quasi spenti, la faccia livida, la carne smunta e il ventre così contratto da sembrare privo di viscere. Non è possibile neppure immaginare quanto debba essere atroce restare appesi in alto in quel modo, col peso del corpo sostenuto solo dai chiodi.
Detesto la mia durezza che m’impedisce di piangere calde lacrime di compassione davanti a tanto dolore. Se gli stessi demoni si arrendono umiliati e vinti da Gesù, la mia malizia deve essere più che diabolica, se non si lascia vincere dalla sua immensa bontà.
Colloquio – Gesù Crocifisso, sento nel mio cuore la voce delle tue piaghe che mi supplica di amare chi si è degnato di farsi torturare per me. Io vorrei tanto amarti, ma il mio cuore è freddo ed insensibile; feriscilo con uno dei tuoi chiodi, affinché si scuota e riprenda vita. Imprimi in esso almeno una delle tante ferite di cui sei coperto, affinché si commuova e ti offra qualche sospiro carico d’amore.
Come primo frutto del mio amore vorrei che il mio uomo vecchio, cresciuto nella malizia e nel peccato, fosse crocifisso con te, mio Gesù. Al suo posto da’ vita in me all’uomo nuovo, sinceramente pentito di aver offeso il suo Dio e deciso a non offenderlo più. Solo così il mio cuore potrà sperare di riuscire, col tuo aiuto, ad amarti in maniera più profonda e delicata, oserei dire quasi mistica.
Pratica – Inginocchiato ai piedi della croce, pregherò Gesù crocifisso di essere veramente il mio Salvatore, concedendomi quell’amore che è indispensabile per la mia salvezza.
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