Passione di Gesù
16 novembre – Punto I – La crocifissione di Gesù
La crocifissione di Gesù
Punto I – Nella vita di Gesù tutto è retto dalla divina Sapienza la quale, come ha disposto che il luogo della crocifissione fosse il monte Calvario, così ne ha stabilito anche il tempo, per dimostrare la delicatezza dell’amoroso disegno di Dio. Egli dunque deve essere crocifisso nel fiore degli anni e in primavera, cioè nelle stesse condizioni e circostanze in cui si era trovato Adamo quando aveva peccato. Gli Evangelisti usano solo poche parole per descriverci questo momento, trattenuti forse dall’orrore e dal pianto; lasciano immaginare a noi il modo crudele con cui Gesù è stato inchiodato alla croce; solo Dio, che conosce la pietà del Figlio e l’empietà dei Giudei, ce lo rivelerà ampiamente nel giorno del giudizio.
Riflessione – Immaginiamo dunque che il Salvatore divino, appena gli viene ordinato di buttarsi a terra per distendersi sulla croce, prima di farlo, s’inginocchi e chini il capo per onorare la volontà divina. È proprio in quest’atto che precede la crocifissione che Egli, con la sua umiltà, dà a Dio il massimo della gloria, dimostrandosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce, che è di gran lunga la più disonorevole di tutte le condanne. Ed è qui che compie la redenzione del mondo immolando per noi la sua vita preziosa.
Anima mia, il Figlio di Dio è ammirevole perché ha voluto farsi uomo per te, ma lo è di più ora che sta per distendersi sulla croce e morire come un essere spregevole. Egli vuole insegnarti come si deve ubbidire a Dio: ma tu come gli ubbidisci?
Colloquio – Io sono sempre pronto ad ubbidire ai desideri della carne e alle regole del mondo, fino al punto di accettare una morte eterna come pena della mia ubbidienza volta al male; ma quando si tratta di ubbidire a te, mio Signore, che hai promesso la vita eterna a chi fa la tua volontà, mi rifiuto di farlo. L’ubbidienza è più facile nelle cose che piacciono ed io amo troppo la mia sensualità e le cose vane del mondo.
Mio Dio, purifica il mio amore, affinché io non preferisca le cose materiali e di breve durata, ma quelle spirituali ed eterne, non il mondo, ma te che ne sei il Creatore. Ecco la mia anima: riempila d’amore per te, ed io ti prometto di ubbidirti in tutto ed in maniera perfetta.
Pratica – Per imitare Gesù che si sottomette ai suoi aguzzini, eserciterò l’umiltà ubbidendo anche a chi viene dopo di me nell’autorità; preferirò per l’amore di Dio l’altrui volontà alla mia.
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