Passione di Gesù
1 gennaio – Punto I – Gesù predice la sua Passione
Gesù predice la sua Passione
Punto I – Più volte Gesù predice agli Apostoli la sua amara Passione: ne parla dopo che Pietro l’ha dichiarato Figlio di Dio e lo fa per sollecitare tutti ad imitarlo nel portare pazientemente la croce, poiché non potrà godere con Lui nella gloria chi ora non vuole patire con Lui sulla terra. Ma Pietro, forse per il suo tenero amore, gli si oppone, affermando che una Passione così infamante non si addice al Figlio di Dio.
Ritornando dalla Galilea a Gerusalemme, Gesù parla un’altra volta agli Apostoli della sua Passione e mostra loro le pene disonoranti che dovrà soffrire, affinché imparino dalle umiliazioni di un Dio a domare l’orgoglio. Che succede invece? Giacomo e Giovanni si lasciano prendere dall’ambizione di emergere, per cui è necessario che il Salvatore li riprenda facendo loro comprendere che il suo regno è destinato solo agli umili.
Riflessione – Lo stesso succede anche a noi. Ma se gli Apostoli potevano essere scusati per non aver ancora compreso il mistero della croce, noi non abbiamo scuse se non otteniamo alcun vantaggio dalla meditazione della Passione. Anch’io mi ripropongo di mortificarmi e di umiliarmi, ma poi spesso, a causa del mio amor proprio o per l’azione del demonio, mi ribello sia alla mortificazione che all’umiltà. Ogni momento della Passione di Gesù dice al mio cuore d’imparare da Lui ad essere umile, invece troppo spesso sono orgoglioso e pieno di vanità, di pretese e di puntigli.
Colloquio – Mio Redentore, riempimi del tuo Spirito, affinché io superi e vinca l’avversione che provo per la sofferenza. Io conosco bene il mio dovere di rinnegare le inclinazioni troppo umane, ma d’altra parte mi sento debole e meschino: per un nonnulla non voglio saperne più di eseguire ciò che tu m’ispiri. Quanto è grande la mia superbia, nonostante gli insegnamenti e gli stimoli a praticare l’umiltà che mi vengono dalla tua santa Passione! Gesù, maestro della vera pazienza e della vera umiltà, ti prego di concedermi queste due virtù, ora che ti sei degnato d’insegnarmele, e non permettere che per me rimanga infruttuosa la tua Passione.
Pratica – Imprimerò nel mio cuore questa massima: senza umiltà e senza pazienza non mi salverò. Sarò paziente, se sarò umile; e sarò umile, se rientrerò continuamente in me stesso per conoscere bene le mie miserie.
Lascia un commento