Passione di Gesù
5 novembre – Punto II – Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce
Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce
Punto II – Da quando si è consegnato nelle mani dei suoi nemici fino a questo momento, Gesù ha sempre voluto essere solo nelle sue sofferenze. Nell’orto aveva comandato che gli apostoli fossero lasciati liberi di andarsene proprio perché non aveva bisogno di compagni per redimere il mondo, come non ne aveva avuto per crearlo. Soltanto nel portare la croce accetta la compagnia di qualcuno. Non è un caso, quindi, che Egli sia sostituito dal Cireneo, ma tutto avviene secondo il misterioso disegno di Dio.
Riflessione – In Gesù l’umanità non si è mai separata dalla Divinità, perciò sarebbe facile per Lui con un miracolo ridare al suo corpo stremato il vigore necessario per portare la croce fino al calvario. Ma ora non vuole compiere miracoli, come ha già fatto per non morire di spasimi sotto i colpi dei flagelli o per le lancinanti trafitture delle spine. Ora soccombe sotto la croce e si mostra bisognoso d’aiuto per invitare ognuno dei suoi fedeli a portarla. Indica praticamente quello che aveva già insegnato a tutti: chi vuole seguirlo deve portare la sua croce.
Rifletti, anima mia: Gesù desidera che lo imitiamo nel patire sotto la croce, perché vuole averci vicini anche nella sua gloria. Per noi portare la croce non è, quindi, una libera scelta ma un obbligo preciso se davvero vogliamo salvarci. Così Dio ha deciso nei suoi eterni decreti, e noi dobbiamo ubbidire portando generosamente la croce per amor suo.
Colloquio – Grazie, Gesù, che mi ami tanto da accettarmi tra i tuoi eletti che portano la croce insieme a te. D’ora in poi non voglio più aver paura della croce; mi tranquillizzerà il dolce pensiero che nelle mie sofferenze tu sei sempre con me, per confortarmi e per ripetermi che la via della croce finirà presto, mentre non finirà mai quella della gloria. Purtroppo i miei sensi si lamenteranno sempre della croce, ma il mio spirito sarà sostenuto dalla speranza nelle tue promesse. Signore Gesù, ho tanto bisogno di amarti infinitamente, perché nessuna croce può farmi guadagnare il premio eterno se non è portata per amor tuo. Povero me, quante ne ho portate finora così, per inerzia, senza pensare affatto di ubbidire e di piacere a te. Concedimi quindi la grazia di sopportare con cuore generoso e con grande amore verso di te tutte le mie sofferenze, quelle che ti piacerà mandarmi ed anche quelle che sceglierò io secondo la tua ispirazione.
Pratica – Se io fossi stato presente quando si cercava qualcuno disposto a portare la croce per Gesù, credo che mi sarei offerto volentieri. Lo farò adesso, sapendo di far cosa gradita al Salvatore.
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