Passione di Gesù
31 ottobre – Punto III – Gesù s’incammina con la croce al Calvario
Gesù s’incammina con la croce al Calvario
Punto III – È grande e pesante la croce che Gesù porta con mansuetudine e pazienza indicibili. Prendendola sopra le spalle Egli ha preso su di sé tutti i nostri peccati: questa è una verità fondamentale della nostra fede. Quando diciamo “i nostri peccati”, intendiamo quelli di tutto il mondo; ed è il loro peso che lo fa soffrire più che la stessa croce.
Nessuno, né uomo né angelo, avrebbe potuto sottoporsi ad un carico così smisurato; Egli solo può farlo per il suo infinito amore, che tuttavia non diminuisce la sua dolorosa fatica. Di questo strumento grave e penoso fatto di peccati, Egli si era già lamentato con il profeta Davide.
Riflessione – Anima mia, quanto peso hai aggiunto con i tuoi peccati alla croce di Gesù, già così carica! Perciò pensa bene a quanti ne hai commessi e quanto sei responsabile di quelli commessi da altri. Se nel mondo non ci fossero state altre mancanze all’infuori delle tue, la croce sarebbe già stata molto pesante. Sei veramente insensibile se questo pensiero non suscita in te compassione e contrizione.
Colloquio – Gesù paziente, mi inchino davanti allo strazio che patisci non tanto per il legno della croce quanto per i miei peccati. I Giudei hanno fatto ben poco a confronto di quello che io sono stato capace di fare. Abbi pietà di me che con la mia malvagità ho infierito su di te già tanto provato. Per meritare il tuo perdono dovrei piangere giorno e notte, ma confido in te che mi hai creato e redento, benché io sia l’ultimo di tutti gli uomini. Usami misericordia e aiutami a non farti più soffrire. Mi propongo di osservare i comandamenti, e tu aiutami in questo proposito, perché sono più debole e più fragile di un filo d’erba che nasce e subito dopo è arso dal sole o stroncato dalla falce. Perciò devo fare affidamento solo sul tuo aiuto divino, che tu non mi negherai per i meriti della tua santa Passione.
Pratica – Mi convincerò che il peccato è un male terribile, perché causa di tante angosce e di tanti affanni per il Figlio di Dio e ripeterò spesso l’atto di contrizione.
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