Passione di Gesù
26 ottobre – Punto II – Gesù prende la croce sopra le spalle
Gesù prende la croce sopra le spalle
Punto II – Gesù, spogliato del logoro cencio rosso, rimane un’altra volta nudo e il suo pudore torna a soffrire terribilmente. Egli infatti è alla presenza di una grande folla accorsa per vederlo e per insultarlo, come si suol fare con tutti i condannati alla morte di croce. Gli viene ordinato, quindi, di rivestirsi della sua tunica perché tutti possano riconoscerlo mentre percorre le strade che portano al patibolo. Il nostro Salvatore è veramente degno di essere compatito con tenero affetto in quest’insulto che viene fatto alla sua purezza.
Riflessione – Anima mia, guarda Gesù uomo: Egli è il più nobile, il più innocente, il più amoroso di tutti e, fino a poco tempo fa, anche il più bello e il più perfetto; ora invece è tutto sfigurato con la carne scorticata ed illividita a causa di piaghe e di grumi di sangue. Un uomo onorato e verecondo come Lui, nel fiore dell’età, deve provare una pena indicibile mentre rimane nudo, esposto agli sguardi di quegli insolenti che lo considerano il peggiore degli assassini. Ma costui non è solo un uomo: è vero Dio, potente, eterno ed impenetrabile, che si è compiaciuto di abbassarsi fino all’ultimo grado dell’abiezione, come se fosse un peccatore veramente meritevole della punizione.
Colloquio – Adoro, Gesù mio, candore di luce eterna, la squisitezza del tuo amore. Tu vuoi che ti veda un’altra volta nudo, perché io possa verificare meglio quanto hai patito in ogni parte del tuo purissimo corpo e quanto la tua carne innocente abbia sofferto per salvare la mia carne corrotta.
Mio Redentore, ti lodo e ti ringrazio come posso, con tutti i limiti del mio essere. Ti prego, supplisci tu con i tuoi meriti e rendi ardente il mio cuore, affinché io ricambi l’amore di chi tanto mi ama. Da’ forza al mio spirito, affinché ammiri profondamente ed imiti la tua umiltà, che stupisce gli angeli e terrorizza i demoni. Sì, Gesù mio, io vedo perfettamente quanto hai patito per amor mio e non smetterò mai di implorare da te la grazia che non rimanga infruttuosa per me la Redenzione.
Pratica – Rifletterò sull’incostanza dei miei propositi; io ne faccio molti ogni giorno e non ne metto in pratica nessuno. Mi umilierò e mi raccomanderò a Dio per avere da Lui forza e stabilità nel bene.
Lascia un commento