Passione di Gesù
3 ottobre – Punto VI – I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
Punto VI – Siccome la Beata Vergine era totalmente immersa nella Passione del suo amatissimo Figlio, abbiamo ragione di pensare che sia stata presente quando Pilato lo mostrava al popolo dicendo: “Ecco l’uomo”, e abbia udito il chiasso che facevano i Giudei nel gridare: “Crocifiggilo!”. Non si può neppure immaginare quanto grande sia stato il suo dolore nel vedere in quello stato il suo dilettissimo Figlio e nell’assistere al rabbioso furore con cui, a forza di maledizioni e di bestemmie, veniva chiesta la sua morte. Ella nella piazza di Gerusalemme dovette assistere ad uno spettacolo ben diverso dalla scena del Presepio, dove gli Angeli cantavano: “Gloria nell’alto dei cieli”, per celebrare la nascita del santo Bambino.
Riflessione – Anima mia, contempla la Vergine Santa nel suo immenso dolore, degno della nostra più tenera partecipazione. Che cosa Ella potrebbe dire a suo Figlio, tutto piaghe da capo a piedi, con la corona di spine, con le mani legate, con la canna in pugno, disonorato da insulti tanto obbrobriosi? Frenata dai sospiri e dalle lacrime, non è capace di proferir parola: però gli parla col cuore, assicurandogli il suo amore e la sua ansia di redenzione. Pur soffrendo in maniera indicibile, rimane calma perché si abbandona totalmente alla volontà divina. Come nell’incarnazione del Verbo, così nella Passione, Maria Santissima ripete: “Ecco l’ancella del Signore; sia fatta la sua volontà”. Ella adora la giustizia e la misericordia di Dio e, invece di disperarsi, venera quei tormenti che redimono il mondo.
Colloquio – Vergine Maria, m’inchino davanti al tuo cuore ferito e alla grandezza del tuo spirito e benedico quelle lacrime che esprimono l’intensità del tuo dolore. Sono confuso, perché riconosco di essere io la causa dei tuoi dolori, visto che tuo Figlio subisce la Passione per i miei peccati. Dovrei perciò essere io a versare quelle lacrime, invece il mio cuore è tanto duro che riesce a malapena a provare solo un po’ di compassione. Madre addolorata, fammi la grazia di riuscire a piangere con te, ed io darò valore più a queste lacrime di sofferta partecipazione che a tutte le gioie del mondo.
Pratica – Imparerò da Maria Santissima ad accettare nelle mie pene la volontà divina. In questa sottomissione si esercita l’umiltà, che è fondamento della perfezione, e la carità che è il suo completamento.
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