Passione di Gesù
2 ottobre – Punto VI – Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
Punto V – Mentre gli giungono le sacrileghe voci dei suoi nemici che gridano: “Crocifiggilo”, Gesù, nella sua modestia, non si scompone affatto, non apre bocca né per lagnarsi né per giustificarsi. Affronta il sacrificio per amore, accetta il disonore con estrema umiltà e procede nella Passione con grande pazienza. Amore, umiltà e pazienza: tre virtù degne ugualmente della nostra meditazione. Ma ora poniamo l’attenzione sull’ultima.
Riflessione – Gesù, così tormentato e così ingiuriato, non prova risentimento né contro il Padre che l’ha destinato a patire, né contro il genere umano per cui patisce, né contro gli ingrati Giudei che lo ripagano dei suoi benefici con un martirio così straziante. Il suo paziente silenzio lo rivela come il vero Figlio di Dio, quale era stato profetizzato. Soltanto una pazienza divina può sopportare tanti strazi e tanti obbrobri. È un Dio innocente che sopporta e tace: questo dobbiamo ricordarlo sempre e usarlo come scudo davanti alla tentazione di ribellarci di fronte alle avversità che ci colpiscono. Gridi pure il mondo contro di me: “Crocifiggilo”, mi basta pensare alla pazienza di Gesù per riuscire a frenare ogni moto di impazienza.
Colloquio – Amoroso Gesù, umile e paziente, io conosco la verità, però tra il conoscerla e il praticarla c’è una grande distanza. Ti ringrazio di aver rischiarato il mio intelletto con i tuoi lumi, ora ti chiedo di far sì che anche la mia volontà sia rinvigorita dal tuo aiuto. Tu che sei il modello della vera mitezza, la corona e il premio di quelli che saranno stati pazienti per tuo amore, dammi la pazienza affinché la mia fede e la mia speranza siano veramente efficaci.
Pratica – Dovrò avere pazienza per mortificare volentieri me stesso, per tollerare in pace i difetti e le contraddizioni del prossimo e per ricevere con amore e gratitudine tutto ciò che Dio manda.
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