Passione di Gesù
30 settembre – Punto III – I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
Punto III – Fermiamoci ancora un po’ sulla crudeltà dei Giudei per ricavarne qualche altro insegnamento. Alla vista di Gesù in quelle pietose condizioni i loro animi iracondi non si calmano affatto, ma, come un fuoco che cresce con il soffiare del vento, essi gridano: “Crocifiggilo, crocifiggilo!”. E pare che vogliano dire: “Non basta che sia coronato di spine, insultato, deriso: questo è niente in confronto a ciò che merita; deve essere crocifisso”.
Riflessione – Così fanno anche le nostre passioni. Man mano che si radicano nel cuore, gridano sempre più forte: “Non basta”, fino a quando il peccato non sia consumato in tutta la sua malizia. Perciò è necessario resistere fin dal primo momento in cui gli istinti cominciano ad agitarsi.
Ma torniamo a Gesù. Guardalo, anima mia, come tiene la testa chinata sotto il peso della tristezza davanti a quella moltitudine di gente, che schiamazza contro di Lui, che lo deride e lo insulta. Quello che più lo affligge, però, non è la paura della morte, anzi, col suo coraggio insegna a noi a non temerla, ma è, come aveva detto il Profeta, l’ingratitudine di quei poveri Giudei, che non ricordano più gli innumerevoli benefici che hanno ricevuto, ed ora desiderano solo farlo morire, perché nei loro cuori non sentono alcuna compassione.
Colloquio – Mio buon Gesù, tu hai visto fin d’allora anche la mia ingratitudine, ben più grave di quella dei Giudei, visto che ho ricevuto da te benefici molto più grandi. Ed io, invece di ringraziarti, ti offendo. Mio Salvatore, anch’io peccando ho gridato: “Crocifiggilo”, senza ricordare affatto tutto il bene che in mille maniere ho ricevuto da te. Ti domando umilmente perdono. So che non lo merito e so che nessuno è un peccatore ingrato quanto me. Ti prometto col tuo aiuto di esserti riconoscente per l’avvenire, non solo non offendendoti più, ma soprattutto amandoti e ubbidendoti in tutti i momenti della mia vita. Così sia, Gesù, per la tua eterna gloria.
Pratica – Sono le mie passioni che mi rendono ribelle ed ingrato verso Gesù. Potrò dimostrargli la mia gratitudine solo vigilando per riuscire a mortificarle fin dal loro primo insorgere per amor suo.
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