Passione di Gesù
29 settembre – Punto II – I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
I Giudei gridano che Gesù sia crocifisso
Punto II – Ogni altro popolo, per quanto barbaro, alla vista di Gesù ridotto in uno stato così pietoso si sarebbe mosso a pietà; soltanto i Giudei, abituati a resistere a Dio e ad incrudelire contro coloro che Egli manda, possono essere così spietati. Non sono più in pochi ad accusarlo, ma tutti insieme gridano ad alta voce. Pretendono che Gesù sia fatto morire non in maniera ordinaria, ma con la morte più crudele e più infamante di tutte: quella della croce. Sembrano squadre di soldati in battaglia, come aveva predetto il Profeta: le loro lingue sono altrettante frecce e spade che prendono di mira Gesù come se fosse un bersaglio.
Riflessione – L’odio dei Giudei si mostra smisurato e diabolico nel volere per quell’Innocente proprio la morte più crudele. Ma la carità di Gesù va oltre il furore di tutti i Giudei e di tutti i demoni messi insieme. Egli, volendo per noi una redenzione senza limiti, non sceglie di morire di spada o per un qualsiasi altro mezzo che gli tolga la vita velocemente, ma cerca la morte più dolorosa e più lunga di tutte: il patibolo della croce. Perciò il suo cuore amoroso può solo provare piacere nell’udire quel “crocifiggilo”. Non si deve mai, comunque, dimenticare che in Lui la gioia non diminuisce la capacità di soffrire, né i patimenti possono cancellare il gaudio interiore; Egli patisce e gioisce allo stesso tempo.
Colloquio – Mio Gesù, sono sconvolto al pensiero che ti stai rafforzando nella decisione di essere condannato per me al supplizio della croce. Se guardo la mia coscienza carica di peccati, mi riconosco degno di essere rifiutato e castigato, invece tu vuoi amarmi fino al punto di desiderare una morte tanto spaventosa. La mia ingratitudine non ha limiti, se non mi lascio toccare neppure da tanta carità. Com’è possibile, anima mia, che tu sia così dura nei confronti di Gesù e che i tuoi sentimenti siano tanto contrari ai suoi? Infatti, mentre Egli gioisce nel sentir nominare quella croce sulla quale dovrà morire per te, tu invece sei restìa a mortificarti in qualcosa per Lui. Io vedo il mio male, ma non riesco a combatterlo; solo tu, Signore, puoi guarirmi. Se vuoi che ti ami, dammi la luce per conoscerti e la forza necessaria per amarti con tanto fervore da riuscire ad imitarti.
Pratica – Ripeterò alla mia anima: “Se davvero sei risoluta ad amare Gesù, devi crocifiggere te stessa, cioè la tua volontà, le tue passioni e i tuoi sensi”.
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