Passione di Gesù
22 settembre – Punto III – Gesù è mostrato al popolo da Pilato
Gesù è mostrato al popolo da Pilato
Punto III – Con l’intento di placare i Giudei inferociti che si erano affollati in piazza per aspettare l’esito del processo, Pilato esce sulla loggia portando con sé Gesù. Aspetta che tutti lo vedano, poi dice: “Ecco, vi presento quest’uomo perché vediate come è stato ridotto e mitighiate l’ira che avete contro di lui. Io vi assicuro che non è colpevole di alcun delitto, perciò non può essere condannato”.
Riflessione – Dicendo questo, Pilato si dimostra come pentito di aver fatto flagellare Gesù e così, indirettamente, dichiara di avergli fatto un torto, visto che è innocente. Se il Salvatore, poiché non ha commesso alcuna colpa, è stato flagellato ingiustamente, per lo stesso motivo sarebbe ancora più ingiusto condannarlo a morte; questo, in poche parole, è quanto si può dedurre dal discorso di Pilato.
È ben vero che la verità e l’innocenza non possono mai passare sotto silenzio. Il demonio può ben rendere la Passione di Gesù dolorosa fino all’inverosimile, inventando tormenti sempre nuovi, ma con tutta la sua malignità non riesce affatto a togliergli l’onore dell’innocenza. Due volte quel giudice ingiusto aveva dichiarato Gesù innocente e lo ha ugualmente condannato alla flagellazione; ora lo ripete per la terza volta, ciò nonostante finirà per condannarlo anche alla morte.
E io non faccio forse lo stesso? Ogni volta che mi accosto alla Confessione, riconosco che Dio è il mio sommo bene e che non merita di essere offeso, tuttavia di lì a poco l’offendo e faccio diventare la mia vita un circolo vizioso di peccati e di confessioni. Purtroppo queste confessioni, come quella di Pilato, non servono ad altro che ad aumentare la mia malizia e a rendere più gravi i miei peccati.
Colloquio – Dio mio, ho tanta paura che le mie confessioni passate siano state fatte male, perché non mi sono mai impegnato veramente a cambiare la mia condotta. Per chi si pente, il perdono dei peccati è un effetto della tua Passione, perciò riconosco di averne abusato tutte le volte in cui mi sono accostato indegnamente al sacramento della Riconciliazione. Abbi pietà di me e assistimi con la tua grazia, affinché io possa riparare le mie mancanze; infatti, senza una giusta riparazione, che porti con sé un radicale cambiamento di vita, è impossibile che chi ha peccato si riconcili con te.
Pratica – Cercherò di individuare le mie cattive abitudini e di eliminarle. L’essere riusciti a correggerci ci fa ben sperare di aver ottenuto nella Confessione il perdono.
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