Passione di Gesù
4 agosto – Punto I- Gesù è rimandato da Erode a Pilato
Gesù è rimandato da Erode a Pilato
Punto I – Erode non sa che fare di Gesù; non volendo né condannarlo perché è innocente, né liberarlo per non inimicarsi i Giudei, trova l’espediente di rimandarlo a Pilato. Ordina quindi che gli venga buttato addosso un mantello bianco, perché sembri vestito come usano i principi. Egli vuole ancora infierire su Gesù, dando a tutti l’occasione di continuare a deriderlo come se fosse un povero pazzo, preso dalla mania di voler essere re.
Riflessione – La sapienza celeste dispone che quell’indumento bianco e logoro, che Erode aveva scelto come strumento di derisione, sia un segno dell’innocenza di Gesù. È naturale che il Salvatore, mandato a redimere il mondo dai suoi peccati, sia santo e senza macchia. Eccolo, perciò, vestito di bianco, per dimostrare che è l’Agnello di Dio, vittima espiatrice delle colpe altrui.
Erode, se l’avesse ritenuto colpevole di qualche delitto, non l’avrebbe certo vestito così; indubbiamente l’ha fatto solo per metterlo in ridicolo. Ma se avesse realmente trovato in Lui delle colpe, non si sarebbe certo limitato a beffeggiare la sua umiltà, ma avrebbe preso ben altri provvedimenti.
Colloquio – Mio Gesù, sono felice che venga riconosciuta la tua innocenza, ma allo stesso tempo mi rammarico che sia tanto maltrattata.
Onoro la tua invincibile pazienza e la tua ardente carità che ti ha spinto ad accettare sul tuo corpo innocente un manto di disprezzo, solo per coprire le mie brutture. Quanto è grande il tuo amore, se hai voluto prenderti cura di un individuo tanto meschino come me, per vestirlo con gli abiti preziosi della grazia, della virtù e della santità!
Solo amandoti posso dimostrarti la mia gratitudine, ma non potrò farlo fino a quando rimarrò quel peccatore che sono. Riempimi perciò di quel santo amore che, come sta scritto, copre, anzi cancella una moltitudine di peccati. Tienimi stretto, Gesù, così avrò la forza di diventare un uomo nuovo che nulla, né mondo né carne, potrà più separare da te.
Pratica – Affinché non sia vano il mio desiderio di amare Dio, rifletterò attentamente per vedere che cosa in me si oppone a questo amore e che cosa sono disposto a fare per renderlo più intenso.
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