Passione di Gesù
29 luglio – Punto III – Gesù è presentato ad Erode
Gesù è presentato ad Erode
Punto III – Alla presenza di Erode, Gesù non parla assolutamente; quel re è indegno di udire la sua parola, perché vive nella lussuria e, a causa di questa, è diventato simile ad un ottuso animale che non ha la capacità di accogliere i misteri divini, né la disposizione a trarne profitto. È indegno anche perché è un ipocrita che copre la sua malizia col manto del rispetto verso Dio, e finge di essere un uomo spirituale, mentre in realtà ama solo i piaceri del mondo. Finge addirittura con se stesso quando mostra di voler onorare Gesù proprio nel momento in cui deride la sua santità.
Riflessione – Per tutto questo giustamente tace il Salvatore del mondo; ma è un brutto segno quando Dio tace e non parla più ad un’anima.
I santi non temevano nulla più del silenzio di Dio. Anche Davide ripete più volte nei salmi la supplica al Signore affinché abbia la bontà di non tacere. Guai a quell’anima a cui Dio non parla più con le sue ispirazioni, perché non potrebbe amare la verità senza che il maestro la istruisca e non potrebbe camminare nella retta via senza che la guida gliela indichi.
È veramente indegno di udire la voce di Dio soprattutto chi, come Erode, si dà all’impurità o all’ipocrisia; e non ce ne dobbiamo stupire, perché questi due peccati si contrappongono con violenza a Lui che è purezza e verità infinite.
Colloquio – Mio divino Salvatore, in nome della tua immensa carità ti supplico di non rendere muta con me la tua misericordia a causa dei miei peccati. So di meritare il tuo silenzio perché il mio cuore è pieno d’impurità, di vanità e di malizia, ma aiutami tu a liberarmi dalle mie passioni e ad essere capace di sentire la tua voce amorosa. Non fare con me come hai già fatto con Erode, ma parlami, Gesù, e sollecitami al bene, perché io desidero tanto udirti ed obbedirti.
Pratica – Detesterò sempre più il vizio dell’impurità e dell’ipocrisia, considerando quanto sono gravi e quanto fanno soffrire il Signore.
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