Passione di Gesù
23 luglio – Punto III – Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Punto III – I capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si accalorano nell’esagerare le accuse, ma benché queste siano gravi ed ingiuriose, Gesù non ribatte neppure con una mezza parola. Sono tutte false e si potrebbe farle cadere con estrema facilità. Anche Pilato ne è convinto, ed essendo intenzionato a liberare quell’innocente perseguitato, lo sollecita a difendersi e gli dice: “Non vedi di quante cose ti accusano, e quanti testimoni parlano contro di te? Come mai non rispondi?”. Gesù avrebbe tutte le ragioni per rispondere, perché la causa che si sta svolgendo è di somma importanza per Lui, visto che si tratta della sua reputazione e della sua stessa vita. Il giudice è dalla sua parte e gli fa capire di essere disposto ad assolverlo, purché si discolpi. Nonostante tutto questo, Egli tace.
Riflessione – Perché tace? Indubbiamente perché gli accusatori, maligni e perversi, sono indegni della sua risposta; ne è indegno anche lo stesso Pilato per la sua ambigua politica di voler favorire la giustizia, senza però contrariare i Giudei. Ma Gesù tace soprattutto perché non vuole essere liberato, affinché non sia ritardata la redenzione del mondo; e tace anche per insegnare a noi con l’esempio a sopportare con pazienza le avversità.
Colloquio – Salvatore divino, anche se avessi mille lingue e potessi parlare il dolce linguaggio degli angeli, come potrei lodarti e ringraziarti in maniera adeguata? Con tanta facilità potresti liberarti dalla morte e invece vuoi andarle incontro per me. Visto che non potrò mai corrispondere al tuo amore nella misura in cui dovrei, voglio almeno imitare il tuo esempio.
Anima mia, ti lamenti spesso che molti sparlino di te, che le tue azioni siano interpretate nel peggiore dei modi e che le tue opere buone siano considerate cattive. Guarda Gesù calunniato, come tace e soffre tutto pazientemente, e impara da Lui a sopportare in silenzio. E tu, Gesù, che vuoi insegnarmi tante cose con il tuo comportamento, non farmi mancare la tua grazia, se vuoi che io riesca ad imitarti.
Pratica – La vera pazienza sta nel saper tacere quando il parlare per difendersi sarebbe lecito e vantaggioso. Non basta, però, saper tacere solo per prudenza, bisogna farlo soprattutto per amor di Dio.
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