Passione di Gesù
22 luglio – Punto II – Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Gesù è nuovamente accusato dai Giudei
Punto II – Sono tre le accuse contro Gesù che vengono fatte davanti a Pilato: che ha sobillato il popolo con le sue nuove dottrine, che ha proibito di pagare i tributi a Cesare e che ha detto di essere il Messia, il promesso re dei Giudei. Ma quanto è evidente che sono tutte false!
Riflessione – Quando mai Gesù ha cercato di aizzare la gente, e non piuttosto di convertirla, predicando l’umiltà e la penitenza? Mai la sua condotta ha suscitato sospetti, ma solo meraviglia e gratitudine; e neppure ha seminato discordie e divisioni, predicando solo la pace e la carità. E quando ha vietato di pagare i tributi? Mai, anzi, ha raccomandato a tutti di rispettarli. Pilato è talmente persuaso che queste accuse sono vere calunnie, che non si degna neppure di prenderle in considerazione. E quanto all’ambizione di farsi re, anche questa è un’accusa ridicola. Una sola è la verità: che Gesù è il Messia e il Salvatore del mondo e che l’empietà giudaica arriva al punto di qualificare come enorme misfatto il beneficio più grande concesso dall’Onnipotente a tutto il genere umano.
Anima mia, ringrazia Gesù per quello che fa, mentre si vede così ingiustamente perseguitato. Egli offre all’Eterno Padre il disonore derivato da quelle calunnie: gli basta che la sua innocenza sia nota solo a Dio. Profondamente si umilia e tace, accetta ed ama quel disonore come una giusta soddisfazione che deve dare alla divina Maestà per la nostra superbia.
Colloquio – Gesù mio, per ripagarti almeno in parte di quanto hai fatto per me, dovrei benedirti, lodarti e ringraziarti; invece quanto sono trascurato in questi miei doveri! Dovrei imitarti andando a cercare spontaneamente, come hai fatto tu, le offese e il discredito, e non solo per sopportarli, ma anche per amarli. Invece fuggo da tutto ciò che potrebbe in qualche modo umiliarmi, e cerco di proposito tutte le occasioni per essere lodato ed onorato.
Vedi, Gesù, quanto è grande la mia superbia? Mandami perciò un raggio della tua grazia, per convincermi che solo a te è dovuto l’onore e che a me stanno bene tutte le offese e tutto il disprezzo del mondo: tu infatti sei grazia, verità e santità ed io soltanto un povero ammasso di peccati.
Pratica – Voglio ripropormi di non cercare mai la lode; e se mi capiterà di essere lodato, mi guarderò bene dal compiacermene, ma riferirò ogni merito a Dio.
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