Passione di Gesù
16 luglio – Punto II – Gesù davanti al tribunale di Pilato
Gesù davanti al tribunale di Pilato
Punto II – Pilato, per quel po’ che ha potuto sapere, suppone che Gesù sia accusato di essere un ribelle che ha desiderato farsi re; perciò, come rappresentante di Cesare, si ritiene obbligato ad indagare su questa faccenda e gli chiede se veramente Egli è il re dei Giudei. E Gesù che cosa risponde? Quando era stato accusato dai sacerdoti aveva taciuto, ma ora crede opportuno parlare per rassicurare Pilato e togliergli dalla mente i suoi timori politici. Gli risponde che è re, ma che il suo regno non è di questo mondo, anche per l’evidente ragione che non ha eserciti per difendersi né città su cui comandare.
Riflessione – Il Salvatore vuol dire che il suo regno non è terreno, e che perciò non ostacola il dominio che hanno i re della terra. Il suo non è caduco come i regni del mondo che hanno bisogno di essere sostenuti con la forza delle armi: è un regno celeste, eterno, immenso, che non dipende da nessuno e che contiene tutti i beni. A Gesù sta molto a cuore che questa verità sia capita non tanto da Pilato, quanto da noi, suoi discepoli. Ed io la capisco?
Colloquio – Mio Dio, il tuo regno non è di questo mondo, io lo credo; ma nonostante quello che mi insegna la fede, ho ancora tanti desideri terreni e il mio cuore è attaccato proprio alle cose di questo mondo. È veramente un nulla tutto ciò che quaggiù si chiama grandezza, piacere, felicità, posizione; eppure dietro a questo nulla ho sprecato pensieri ed affetti, anche con il rischio di offenderti e perdermi spiritualmente, come se non vi fosse un’altra vita.
Gesù, mio Maestro, tu hai detto che il tuo regno non è di questo mondo per insegnarmi che qui non c’è nulla che sia degno della mia stima e del mio amore e che la tua divina maestà non si degnerà mai di abitare in un’anima che ama il mondo più di quanto ami te. Dammi luce per conoscere la verità e dammi anche la forza e il coraggio di seguirla; fa’ che io cerchi il regno della tua grazia in questa vita e nell’altra il regno della tua gloria. Cambia l’oggetto dei miei desideri, in modo che guardi soltanto ai beni eterni.
Pratica – Nella preghiera del Padre nostro, dicendo le parole “venga il tuo regno”, pregherò Dio di vivere ora nella sua grazia, per vivere poi eternamente nella sua gloria.
Lascia un commento