Passione di Gesù
11 luglio -Punto I – Gesù è accusato dai Giudei davanti a Pilato
Gesù è accusato dai Giudei davanti a Pilato
Punto I – Pilato sa che i Giudei, tenaci osservatori delle loro tradizioni, non sarebbero entrati nel suo palazzo, perciò esce lui sopra una loggia. Vedendo Gesù legato con tante funi e catene, segno questo di una straordinaria colpevolezza, e non avendo avuto alcuna informazione sui suoi delitti, domanda ai sacerdoti e agli scribi quali accuse portino contro quell’uomo. Pilato non si fida né della pompa esteriore che vede, né dei clamori che ode, ma vuole procedere con equità e non giudicare alla cieca.
Riflessione – Confrontiamo i Giudei con Pilato. Questi, uomo pagano che non sa nulla delle cose religiose ebraiche, cerca di esaminare con diligenza la causa di Gesù, perché la sua ragione umana non gli permette di condannare un innocente. I Giudei al contrario, nati e cresciuti nella religione del vero Dio, calpestando il comandamento divino di non far morire chi è giusto, vogliono che Gesù, assolutamente innocente, sia ucciso come fosse un malfattore. Si compie così la profezia secondo la quale vi sarebbe stata più malizia, perfidia ed empietà nel popolo della Sinagoga che negli infedeli. Purtroppo la profezia è valida anche per il nostro tempo. Quante volte vi è più rettitudine nel semplice cristiano che nel teologo, più onestà nel secolare che nel religioso, più virtù in chi è immerso nelle attività del mondo che in coloro che s’impegnano in un cammino di spiritualità e di perfezione!
Colloquio – Quanti, pur essendo meno istruiti di me, sono migliori, poiché hanno una coscienza più retta e sono più osservanti della legge di Dio! Ci sono tanti che non sanno né leggere né meditare e neppure approfondire i tuoi santi misteri, ma ti rispettano, ti amano e ti servono con maggiore fedeltà della mia. E tanti altri, addirittura tra i pagani, sanno amare più di me il loro prossimo, obbedire ai superiori, avere pazienza nelle avversità e non far torto a nessuno né con le parole né con i fatti.
Dio mio, non permettere che in avvenire trascuri ancora i tuoi comandamenti. Ti prego di darmi la forza di reprimere e di vincere le mie passioni dominanti, perché sono queste che mi rendono cieco e duro di cuore come lo furono i Giudei.
Pratica – Quando sarò sul punto di commettere un peccato, ricorderò ciò che disse Pilato ai Giudei: “Che accuse avete contro quest’uomo?”, e penserò a come Egli è vissuto per vedere se merita di essere offeso.
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