Passione di Gesù
5 giugno – Gesù è schernito nella casa di Caifa
Gesù è schernito nella casa di Caifa
Punto VII – Fermiamoci a considerare Gesù mentre gli viene bendata la faccia. I Giudei gliela coprono in quel modo perché non possono sopportare la sua modestia, la sua dolcezza e serenità che rischiano di impietosire il loro cuore, mentre invece vogliono continuare a maltrattarlo in piena libertà. Lo fanno, quindi, per non essere ostacolati dai raggi di grazia e di bontà che emanano da quel santo volto.
È vera malvagità disprezzare la pazienza di Dio ed aver paura che la grazia ci tocchi il cuore. Ma Gesù ha uno scopo ben preciso nel lasciarsi coprire: togliere da noi ogni velo d’ignoranza e di vizio, che ci impedisce di conoscere e di amare tutto ciò che riguarda Dio.
Riflessione – Ma il male è che anche noi, proprio come i Giudei, nascondiamo di proposito a noi stessi la presenza divina e facciamo patire di nuovo a Gesù gli oltraggi di allora.
Lasciando da parte gli altri, posso dire che io ho ricoperto e percosso la faccia di Gesù ogni volta che ho lasciato libero sfogo alle passioni ed ho acconsentito al peccato, comportandomi come se Dio non fosse presente o non mi vedesse. È proprio per aver volutamente dimenticato di essere al cospetto di Dio che la mia vita è caduta nel disordine. Sono davvero uno sciocco, se penso che Egli non abbia occhi per guardarmi, solo perché mi dimentico della sua presenza.
Colloquio – Mio Dio, ora mi pento della mia malizia e te ne chiedo perdono; ti prego inoltre di fortificare la mia fede nella tua adorabile presenza. Io credo, Signore, che per la tua immensità sei presente in ogni luogo, anche il più solitario, e in ogni tempo, anche il più oscuro. Credo che con il tuo essere sei dentro e fuori di me, e che sei tanto attento nell’osservare ciò che faccio e ciò che mi accade, come se al mondo ci fossi soltanto io. Sì, credo fermamente che tu mi guardi sempre, sia come Dio che come Giudice, e non ho bisogno di testimoni per essere sicuro di questa verità. Ti porto dentro di me in tutte le facoltà della mia anima e in ogni sentimento del mio cuore, e non posso far nulla se non davanti alla tua Maestà, che penetra in me più di quanto io possa penetrare in me stesso. Gesù mio, mantieni sempre ferma questa mia fede, così non avrò bisogno di altri freni per essere trattenuto dal male, né di altri stimoli per essere spinto al bene.
Pratica – Nel pensare continuamente alla presenza divina sta il segreto della mia salvezza, perciò ripeterò spesso queste parole: “Dio è presente e mi vede”.
Lascia un commento