Passione di Gesù
21 maggio – Punto II – Gesù al tribunale di Caifa
Gesù al tribunale di Caifa
Punto II – Il pontefice Caifa, indegno capo della Sinagoga, siede a giudizio nella sala del consiglio, attorniato dai dottori della legge e dagli anziani là convenuti ad aspettare Gesù, dopo aver saputo della sua cattura. Non appena lo vedono comparire incominciano a discutere animatamente su come poterlo condannare. Sono tutti così avidi del suo sangue che quasi vorrebbero farlo morire in quell’istante. Ma al loro odio non basta che muoia: vogliono farlo morire come un delinquente che ha meritato la pena.
Riflessione – Quei malvagi vogliono eliminare Gesù perché covano nel cuore un profondo rancore contro di Lui; ma, per mantenere incontaminata la loro reputazione, devono cercare il modo di coprire col manto della giustizia il loro odio brutale. Fingono, perciò, di indire un regolare processo, ma non è che un pretesto. Cercano testimoni, e non importa che siano falsi, purché in qualche modo sembrino veri; e non è necessario neppure che la sentenza sia giusta, purché il processo abbia una parvenza di regolarità. L’invidia, la superbia e l’ipocrisia complottano contro Gesù. Per invidia i farisei vogliono farlo morire, per superbia pretendono di mantenere comunque la stima del popolo, e con l’ipocrisia vogliono nascondere il loro cuore malvagio sotto l’apparenza della più grande bontà. Purtroppo in essi io vedo rappresentato me stesso. Credevo di non avere almeno il vizio dell’ipocrisia, invece mi accorgo di esserci totalmente immerso. Infatti troppe volte ho coperto il male con l’apparenza del bene e la superbia con il manto dell’umiltà; all’invidia e alla maldicenza ho dato l’aspetto della sollecitudine per il prossimo, e a progetti viziosi la maschera della virtù.
Colloquio – Mio Dio, io temo il giorno in cui aprirai i nascondigli del mio cuore e porterai alla luce tutta la mia ipocrisia. Fammi capire quanto sia grave questo male tanto pericoloso proprio perché nascosto, affinché me ne liberi al più presto e fino in fondo. Con tutto il pentimento di cui sono capace, voglio rifiutare questo vizio che è il più grave per un cristiano, perché offende te che sei Verità infinita. Dammi un cuore sincero ed un amore assoluto per il vero, per poter disprezzare ogni falsità ed ipocrisia.
Pratica – L’ipocrisia è davvero vergognosa. Pensando al giorno del giudizio in cui saranno smascherati tutti gli ipocriti, farò il possibile per stare lontano da ogni falsità.
Lascia un commento