Passione di Gesù
9 maggio – Punto IV – Gesù è condotto dall’Orto alla casa di Anna
Gesù è condotto dall’Orto alla casa di Anna
Punto IV – Mentre Gesù è condotto dall’orto del Getsemani a Gerusalemme, Giuda dà un’altra dimostrazione della sua avidità: affretta il passo e supera il gruppo per ritirare il più presto possibile i trenta denari. Gli viene concessa volentieri la precedenza, perché veramente egli supera tutti per disonestà e durezza di cuore. Seguono i soldati e dietro a loro viene Gesù con le mani legate, che tiene il capo chino, spossato com’è per le violenze subite. È attorniato dai capi della sinagoga e dai loro ministri che fanno da retroguardia per controllarlo. Presso la porta della città c’è una folla che sta ad aspettarlo; ognuno maliziosamente dice il proprio parere sul suo conto, considerandolo colpevole chi di un delitto e chi di un altro.
Riflessione – Gesù vede tutto e ascolta gli insulti che gli vengono scagliati addosso da ogni parte. Egli si umilia ritenendosi un rifiuto o un rottame che si butta nell’immondizia, e accetta quelle accuse e quelle ingiurie come pene dovute in riscatto dei nostri peccati. Sotto i colpi dei suoi nemici ogni suo passo, in quel doloroso viaggio, è volto a liberare noi dai nemici della nostra salvezza e metterci sul retto sentiero della virtù e del Paradiso, dopo aver abbandonato la via del peccato e della perdizione.
Colloquio – Signore forte e potente, devo ringraziarti e lodarti per il tuo amore; poiché non posso farlo io che sono un nulla, siano la tua potenza, la tua sapienza e la tua immensa bontà a renderti lode.
In un solo modo, Gesù mio, potrei onorarti e farti cosa gradita: imitando le tue virtù. Fino ad ora ho seguito la strada delle vanità del mondo; non mi è mancato il coraggio di percorrere la via del male, ma mi sento tanto debole quando devo portare avanti il bene. Légami con una delle tue corde e trascinami dietro a te; dirigi e sostieni i miei passi nel tuo santo servizio, affinché io non esca dal retto sentiero né con i pensieri né con i sentimenti. Le mie cattive abitudini hanno indebolito il mio spirito e solo la tua misericordia può dargli ancora vigore.
Pratica – Devo moderare la mia eccessiva paura delle avversità e, imitando Gesù, devo abituarmi ad essere umile e mansueto, così potrò sopportarle per amore di Dio.
Lascia un commento