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Consacrati – memoria e profezia
Il 2 febbraio, la Festa della Presentazione del Signore, con Simeone e Anna, contempliamo il Bambino Divino, il Verbo fatto Carne che viene portato al Tempio: il Tempio del nostro cuore.
Il gesto di obbedienza alla legge e di offerta, compiuto da Maria e Giuseppe che portano il bambino Gesù al Tempio, ispira la presenza di tanti consacrati e consacrate che in questo giorno particolare, dedicato alla Vita consacrata, si raccolgono per celebrare le meraviglie del Signore.
Essi vogliono narrare al mondo, con forza e con gioia, la bellezza della sequela Christi nelle molteplici forme. Con uno sguardo colmo di gratitudine su questo tempo di grazia che va dal Concilio Vaticano II ad oggi, si propongono di vivere quest’anno come un kairòs, un’occasione favorevole per la crescita in profondità e per guardare il futuro con speranza.
«Animati dalla carità che lo Spirito Santo infonde nei cuori» (Rm 5, 5) i consacrati e le consacrate abbracciano, perciò, l’universo e diventano memoria dell’amore trinitario, mediatori di comunione e di unità, sentinelle oranti sul canale della storia, solidali con l’umanità nei suoi affanni e nella ricerca silenziosa dello Spirito.
« Sono – come dice Papa Francesco – segno di Dio nei diversi ambienti di vita, sono lievito per la crescita di una società più giusta e fraterna, sono profezia di condivisione con i piccoli e i poveri» (Messaggio ai consacrati di Papa Francesco).
«Anche tu affrettati. Alzati, su, apri: Cristo è alla porta, batte all`ingresso della tua casa. Se tu apri, entrerà … Non cerchiamolo dunque dove non lo si può trovare. Cerchiamolo là dove lo cerca la Chiesa, vale a dire sui monti degli aromi… Non si ferma se non sulla vetta delle virtù, non abita se non in quelle figlie della Chiesa che possono dire: “noi siamo il buon odore di Cristo a Dio!”» (S. Ambrogio di Milano, De virginitate, 60. 46).
Sosteniamo con la nostra preghiera il servizio di questi nostri fratelli e sorelle, affinché vivano la missione evangelizzatrice della Chiesa con parresia e creatività, diventando profeti capaci di scrutare e di interpretare gli avvenimenti della storia, di “svegliare il mondo” attraverso la logica evangelica del dono, della fraternità, dell’accoglienza della diversità e della fantasia dell’amore.
In quest’Anno della Vita consacrata preghiamo, inoltre, affinché la Chiesa si arricchisca sempre più di nuovi figli e figlie capaci di offrire la propria vita al servizio del sommo ed unico Re.
Sr M. Orsola Zelazko, AGC
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