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Essere amici di Dio
“Essere amici di Dio vuol dire…”, questo era il titolo del campo-scuola per i bambini, che si è svolto nella nostra Comunità di Częstochowa dal 28 luglio al 2 agosto di quest’anno. A questo campo estivo hanno partecipato 12 bambini dai 6 agli 11 anni.
Il tema è interrotto perché ogni giorno al posto dei puntini aggiungevamo cosa significa essere amico di Dio. Insieme con i bambini, nelle catechesi, meditavamo che cosa è l’amicizia, cosa significa essere amico di Dio e come dovrebbe essere un vero amico. I bambini erano molto attivi, perché l’argomento dell’amicizia è a loro molto caro e hanno tanto da dire al riguardo.
I nostri piccoli partecipanti volentieri e con molta puntualità venivano in Cappella per la preghiera comune. Per loro iniziativa tutti i giorni a mezzogiorno recitavamo l’Angelus. Alla preghiera ci invitava la campana della chiesa parrocchiale; interrompevamo il gioco e i lavoretti e ci mettevamo a pregare. I bambini s’impegnavano molto a recitare la Coroncina della Divina Misericordia, alle volte sembrava che facessero a gara a chi per primo riusciva a guidare una decina.
Su come sono andati questi giorni raccontano loro stessi:
“Molte cose mi sono piaciute: i premi, lo sport, i giochi, i disegni, i lavoretti. Le catechesi erano molto interessanti specialmente quella intitolata: “Essere amico di Dio vuol dire saper perdonare”. Abbiamo visto dei films, abbiamo pregato, abbiamo cantato, c’è stata la Via Crucis. Tutti i giorni, alle ore 15.00, recitavamo la Coroncina della Divina Misericordia; avevamo l’adorazione del Santissimo Sacramento, pregavamo qui secondo intenzioni diverse ogni decina di Rosario. Il giovedì abbiamo partecipato alla Santa Messa, durante la quale Padre Wojciech ha distribuito la preghiera allo Spirito Santo che sempre recitava Giovanni Paolo II e ci ha detto di recitarla anche noi” (Wiktoria, 10 anni).
“Mi piacevano molto le catechesi guidate ogni giorno dalle suore e i films relativi al tema delle catechesi. Per quanto riguarda i giochi, mi è piaciuto quello delle sedie e tra i lavoretti, fare i braccialetti. Ringrazio molto le suore per questi giorni, per il loro impegno, la loro cordialità e la loro grande pazienza” (Jurek, 11 anni).
“Mi è piaciuta di più l’adorazione del Santissimo Sacramento e il momento in cui potevamo affidare i nostri problemi a Gesù. Mi hanno toccata la Santa Messa guidata da Padre Wojciech e la Via Crucis. Mi sono divertita a fare i braccialetti, a preparare i costumi e a dipingere i nostri volti il giorno degli Indios. Ringrazio le suore per tutto ciò che hanno fatto per noi durante questo campo-scuola” (Michał, 9 anni).
“E’ stato molto bello e vorrei partecipare a questo campo estivo anche l’anno prossimo. Sono stata contenta di andare a Jasna Góra, perché potevamo entrare nella Cappella, stare vicino al quadro e pregare Maria. Mi è piaciuta la catechesi sulla verità e sul perdono. Sempre bisogna dire la verità, mai dire bugie; saper perdonare quando qualcuno ci dà dispiacere” (Julia, 11 anni).
“Mi è piaciuto!!! Tutto mi è piaciuto!!! Di più però mi è piaciuto il gioco: Io ti chiamo, perchè…” (Viktoria, 6 anni).
“Mi è piaciuto tutto, ma di più la giornata degli Indios. Ho imparato a fare i braccialetti. Mi è piaciuta la preghiera quotidiana in Cappella. Mi è rimasta impressa la catechesi sul perdono. Non ci si deve offendere, ma saper perdonare” (Mateusz, 10 anni).
Sr Maria Agnese Madej AJC
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