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DAL CIARLATANO AL VERO DOTTORE
Nessuno pensa di pagare una visita medica quando deve combattere per un piatto di riso ed un semplice contorno per il pranzo. Nessuno pensa di farsi esaminare dal dottore quando non ha i mezzi finanziari per il trasporto per arrivare dai medici. E non si parla delle altre spese: le medicine, gli esami clinici e ancora i “pamasahi”(= la tariffa di trasporto ) per tornare a casa. In Europa non sentiamo dire da qualcuno: “Da un po’di tempo mi sento malissimo, ho sintomi preoccupanti, però non “vado” in paese dal dottore, perché non ho soldi per il biglietto”. Eppure qui, nelle Filippine, e specialmente nei villaggi nascosti profondamente nei boschi e nelle campagne, vive tanta gente che neanche pensa alla possibilità di fare una visita medica nella più vicina clinica. Questa è una triste realtà.
Perché questa grande differenza tra Filippini ed Europei? I primi sono di minore dignità? O solo i secondi sono i più fortunati essendo nati in una società diversa? Qui le persone sottovalutano lo stato della propria salute e della salute dei propri familiari, anche quando la vita è in grave pericolo, perché consultare un medico è un lusso che non possono permettersi. Tra la gente povera esiste questa mentalità: quando hai la febbre prendi un bicchiere di acqua, qualche erba particolare… ; quando invece versi in condizioni più gravi, aggrappati al Signore, pregaLo e poi… chiama un ciarlatano (“Quack doctor”), ti procurerà gli amuleti, la polvere di erbe misteriose e le preghiere dette in una lingua conosciuta solo da lui. Questa contraddizione nel credere e nell’agire non è rara. Anche per questo fatto la posizione della “nostra terra aquistata” nella profonda periferia di Davao è una grande benedizione per gli indigeni che vivono nelle vicinanze. Non abbiamo alcun dubbio che qui si può portare ai nostri fratelli “meno fortunati” un grande sollievo fisico e spirituale. Con questo scopo non abbiamo aspettato il momento della costruzione dell’ambulatorio medico, ma con la continua presenza di persone qualificate, medici ed infermieri, con i poveri mezzi procurati dalla provvidenza di Dio, abbiamo potuto già offrire alla gente un primo aiuto. E così siamo riuscite a realizzare la I Missione Medica in aprile, il giorno di Pasqua, svolta “sotto le tende” e, due mesi dopo, la II Missione Medica, effettuata durante la solennità dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo, il 5 giugno 2011. Tanti hanno approfittato di questa provvidenziale presenza di dottori e dentisti. Il Signore ci ha dato la Sua benedizione attraverso la presenza del nostro Arcivescovo di Davao, Mons. Fernando Capalla e della nostra Madre Generale, Madre Maria Saveria Palmisano. In quel giorno sono arrivati tanti pazienti, anche famiglie intere. Alcuni sono venuti con il “motor cycle”, altri semplicemente ai piedi dalle proprie case fino alla nostra fattoria in Biao. Le mamme pensavano soprattutto ai loro bambini portandoli sulle braccia e i più grandi per mano. Questa volta prevalevano proprio bambini. Il clima era estremamente caldo. Non si poteva stare all’aperto. Ci siamo riparati sotto le tende e, non bastando, sotto le foglie degli alberi di banana. In queste condizioni non facili i “nostri” dottori volontari: John Batacan, Gilda Fernandez Agbisit, Edgar Isaguire hanno visitato ed esaminato gratis c.a 205 pazienti. Un’ impressione particolare era data dal lavoro dei due medici dentisti, Mariano J.Wales jr. e Lilliane J.Delostrico, che, quasi senza sosta, estraevano i denti guasti dei piccoli e degli adulti. La sterilizzazione del materiale e il trattamento dei pazienti avvenivano in circostanze molto particolari, perché allo spazio aperto. I pazienti, due per volta, sedevano su sedie di legno, uno vicino all’ altro, sottoposti prima ad anestesia della gengiva (e questo per loro era già un grande regalo) e poi alla rimozione del dente. Nonostante il dolore e un po’ di paura che normalmente si provano per l’estrazione dei denti, i pazienti, anche i più piccoli, erano felici di avvalersi di questo servizio gratuito. La gente povera non sa cosa significa profilassi nel curare i denti; parlare loro del controllo dei denti ogni 6 mesi potrebbe suscitare ironia. Solamente i ricchi possono farsi curare i denti, i poveri invece devono accontentarsi di estrarli, se ne hanno la possibilità. E, quando capita di farlo gratuitamente, come in Biao, non temono la presenza di numerosi spettatori. Un gruppo di generosi infermieri ha offerto assistenza per tutta la giornata.
Grazie alla generosità dei nostri Benefattori abbiamo potuto distribuire tante medicine e specialmente le vitamine per i piccoli. Speriamo di poter realizzare fra non molto la terza “missione medica”. Siamo felici di tutto quello che si sta avviando in questa ” nostra terra” acquistata, ottenuta ed innaffiata con l’amore, le preghiere e i sacrifici di tanti nostri Benefattori. Il “Centro medico” che stiamo per costruire non è qualcosa di imponente e qualcuno giustamente può dire che è solo una goccia nel mare dei bisogni. D’altra parte nutriamo la speranza che nel futuro Centro ci sarà una più grande possibilità di curare la salute e salvare vite umane. Penso a Mary Joy Consales morta pochi giorni fa all’età 8 anni per un’infezione del tratto urinario. La bimba non chiederà più, quando verranno le suore per pregare, cantare e guardare i film sui santi insieme con altri bambini. Mary Joy non era ancora battezzata, ha lasciato addolorati i genitori e tre fratelli più piccoli.
Potremmo chiederci: “Chi sa, se fosse viva… sarebbe tra noi, avrebbe partecipato al catechismo, avrebbe potuto ricevere il battesimo,… Di fronte a una realtà di questo tipo non possiamo fermarci sulle critiche al governo che non fa nulla e non si prende cura dei poveri… e sugli ostacoli che incontriamo. Gesù semplicemente ha comandato di amarci gli uni gli altri come Lui ci ha amato. Con le nostre povere ed umane forze, cadendo e rialzandosi, accompagnati dalla grazia di Dio e sostenendoci reciprocamente, proviamo ad imparare da Gesù Crocifisso come amare confidando nella continua intercessione della Madonna e di San Pio.
Sr Margherita Maria
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