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IX Meeting della Vita Consacrata in Puglia…
Domenica 17 Ottobre abbiamo partecipato al IX meeting della Vita Consacrata in Puglia svoltosi a Bari presso l’Auditorium della Guardia di Finanza. Siamo accorsi numerosi, religiosi e religiose, laiche consacrate, da tutte le diocesi di Puglia a questo grande appuntamento annuale. Il tema scelto quest’anno era «Per un Paese solidale»-Vita Consacrata e mezzogiorno. Riprendendo il documento dei Vescovi italiani del 21 febbraio scorso, Don Angelo Panzetta, vice-preside della Facoltà Teologica Pugliese, ci ha offerto numerosi spunti di riflessione sul tema scottante dello sviluppo e della modernizzazione del meridione, mettendo a fuoco non solo le problematiche, ma soprattutto le potenzialità che questa nostra terra di Puglia possiede. Il cambiamento del meridione in questi ultimi venti anni necessita di un nuovo discernimento non solo da parte dell’Italia ma anche della Chiesa. Il passaggio accelerato da una premodernità a una postmodernità, bruciando così delle tape importanti di crescita, ha creato dei disagi all’interno della società. Diceva però che: “Non ci si può limitare solo all’aspetto della criticità senza considerare anche le risorse, le possibilità di crescita del mezzogiorno”, aprendo così una finestra alla speranza. Se è vero che si va diffondendo sempre più una cultura individualista e nichilista, il Sud possiede però anche una preziosa eredità di valori come: l’amore al lavoro fino al sacrificio; la famiglia come centro degli affetti; la solidarietà; sarebbe un peccato sciuparla! Ha insistito anche molto sull’importanza della lotta contro le mafie, che sono cancri che impediscono lo sviluppo equilibrato del territorio – sono “un freno a mano tirato” – e la promozione invece della legalità (pagamento delle tasse, lotta contro il lavoro al nero…). E’ indiscusso che non si può considerare la crescita del mezzogiorno all’infuori dell’unità del paese d’Italia, per cui la necessità di lottare contro il leghismo e di favorire lo sviluppo di “un sano federalismo solidale”. E infine don Angelo ci ha fatto riflettere su come la Chiesa locale potrebbe contribuire a un buon sviluppo del Sud: prima di tutto nella formazione delle coscienze, nell’educazione alla rettitudine, nel vivere una cittadinanza attiva non avendo paura di denunciare le discriminazioni e nella diffusione del Vangelo, e tutto questo sarà possibile se viviamo in comunione tra di noi e con gli altri!
A dire il vero, all’inizio della conferenza, ho pensato che siamo tante suore straniere qui presenti e il mondo non finisce con la Puglia, poi addentrandomi nel tema, mi sono ricordata che da qualche mese anch’io sono diventata italiana e ho scoperto che sono molto attaccata a questa terra di Puglia in cui vivo, per cui non posso non condividerne i problemi, le difficoltà ma anche e soprattutto le speranze. E la presenza di tantissimi consacrati, anche provenienti da terre lontane come l’India, le Filippine, l’America latina, rappresenta davvero une grande segno di speranza e di vitalità per il territorio. E’ una ricchezza da non sottovalutare per un sano sviluppo della Puglia che va realizzato insieme, come sottolinea lo stesso documento: “Lo sviluppo dei popoli si realizza non in forza delle sole risorse materiali di cui si può disporre in misura più o meno larga, ma soprattutto grazie alla responsabilità del pensare insieme e gli uni per gli altri”, non solo nord e sud ma anche Stato e Chiesa.
Dopo l’intervento molto interessante di Don Angelo, c’è stata una tavola rotonda “Testimoni in prima linea”, animata da Stefano Campanella, Direttore responsabile di Teleradio Padre Pio. Sono intervenuti consacrati che hanno condiviso con noi la loro esperienza, Fra Mimmo Scardigno (OFM), animatore del gruppo “Fratello Lupo” nelle carceri, la professoressa Luce Orsi della Diocesi di Ugento-Lecce, la cui casa si è trasformata in una casa di accoglienza, e Suor Daniela Ferraro delle Suore francescane Alcantarine, Responsabile del Centro Diocesano di Ascolto e Solidarietà “Mons. Italo Calabrò” in Archi di Reggio Calabria. Con i loro racconti molto edificanti ci hanno spronati a dare sempre il meglio di noi stessi e ad allargare gli orizzonti, sapendo leggere i segni dei tempi e aprendoci alle nuove povertà.
Il pomeriggio ci aspettava uno spettacolo musicale a cura di Fra Leonardo Civitavecchia (OFM). Il tutto poi si è concluso con la celebrazione eucaristica, presieduta da S.E. Mons. LUCIO RENNA, Vescovo di San Severo, anche lui consacrato carmelitano.
Sr Maria Pia Guillaume
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