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Sul Tabor
Con mia moglie Giulia, ho partecipato agli esercizi spirituali in San Giovanni Rotondo, dal 18 al 21 agosto 2010, organizzati dall’Opera…al Servizio della Divina Misericordia” e predicati dalla Madre Generale delle Apostole di Gesù Crocifisso Suor Maria Saveria Palmisano.
Abbiamo vissuto quattro giorni intensi di grande Spiritualità, al centro: Gesù Nostro Signore, accanto a Lui, la Vergine Santissima e San Pio. Intorno a Loro, tutti noi, ovvero una gioiosa comitiva assetata di amore, quello vero, che unisce la terra al Cielo.
Quattro giorni dedicati all’ascolto di mirabili meditazioni, o meglio di necessari insegnamenti per noi per scoprire nella verità la grandezza di Gesù e del Suo Amore per ogni uomo. Fonte e Strumento dell’insegnamento è stata la Sacra Scrittura che, tra le mani e attraverso il cuore di Madre Maria Saveria, ha dispensato tante, tantissime delizie che Gesù ci offre per la nostra salvezza l’unica Sua grande ” preoccupazione”. Davvero strano: Gesù si preoccupa di noi; noi non sempre di Lui.
In alcuni momenti degli Esercizi, mi sono sentito “sul Tabor”, quasi a voler chiedere alla nostra Madre Maria Saveria di rimanere dinanzi allo splendore della luce di Cristo. E’ stato davvero bello stare davanti a questo splendore della Parola illuminante di Gesù. Più bello ancora quando il nostro Padre Fondatore, Padre Domenico Labellarte, ci ha deliziato alla sua maniera con l’Ora Santa al cospetto di Gesù vivo e vero, presente nel SS.mo Sacramento.
Ora, sto per scendere dal “Tabor”. Il necessario ritorno a casa e alle nostre occupazioni quotidiane è arrivato. La ricchezza degli insegnamenti ricevuti spero mi facciano continuare a conservare a lungo la luce che ho ricevuto. Il mio desiderio è che sia una luce che mi accompagni sino ai prossimi Esercizi a cui spero di poter partecipare.
A differenza di Pietro, Giacomo e Giovanni a cui Gesù aveva ordinato di non parlare dello splendore della trasfigurazione di cui erano stati testimoni, mi sforzerò di cantare nel mio ambiente familiare, sociale e di lavoro, la gioia che ha riempito il mio cuore.
Ritorno a casa comunque con la consapevolezza che tutto quello che ho ricevuto, non è opera mia. E’ Gesù che mi ha fatto dono della Sua luce e questa luce non può essere spenta.
Ringrazio il Signore che mi ha fatto questo dono, il suo dono; ringrazio Padre Pio che mi ha permesso di partecipare; la Madre per la delicatezza e la profondità delle sue straordinarie meditazioni e, non per ultimo, Don Fabrizio Maria direttore dell’Opera, che sulla scia del Padre Fondatore, ci ha fatto dono della sua guida efficace e saggia. Nel prossimo futuro, già da domani proverò a sperimentare la Parola di Dio che mi ha raggiunto e illuminato, quando – da solo – mi impegnerò a mettere a frutto la gioia che mi è stata donata nella coerenza e nella perseveranza di cristiano per dare una sterzata – come ha ripetuto la Madre – alla mia vita sulla strada della perfezione senza la quale la meta del cielo non può essere raggiunta. Padre Pio mi aiuti.
Franco Porfido
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