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Eccomi manda me!
E’ sempre una gioia grande quando il Signore ci manda a portare il lieto annuncio ai fratelli. Ti rendi conto che è Lui che ti guida e ti chiede la collaborazione, affinché Dio sia più conosciuto e amato. Questa volta il Signore ha voluto servirsi di noi.
Infatti, il 12 giugno 2010 siamo partire, io e Maria Rosaria, per Venosa (PZ) per svolgere una piccola missione, invitate dal gruppo di preghiera della Divina Misericordia.
E’ per la prima volta che mi recavo in quella zona della Basilicata. Sono stata davvero colpita dai bellissimi paesaggi di quella regione. Viaggiando tra gli innumerevoli campi pieni di grano, vigneti e oliveti, mi sono venute in mente le parole di Gesù: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” (Lc 10, 2).
Appena arrivate siamo andate a Montalto dove ci attendevano alcuni giovani per trascorrere insieme una giornata non solo di fraternità, ma anche di riflessione e di ascolto della voce del Signore presente nella sua Parola. Circondati dalla bellezza della natura e nel profondo silenzio che ci avvolgeva, abbiamo meditato il passo di San Giovanni Apostolo cap. 15 “Rimanete nel mio amore”. Ci siamo tuffati dentro il Cuore di Dio per scoprire quanto siamo amati da Lui e quanto dobbiamo amare per assomigliarGli.
Ci è venuta in aiuto proprio la sua Parola che ci ha illuminati e confortati: occorre lasciarsi potare, plasmare dal Signore per poter crescere e portare molto frutto. Sul momento, lo sappiamo, questo non sempre ci piace, anzi ci fa male, ma appena ci disponiamo ad accogliere, con docilità e semplicità, la sua Parola ne sperimentiamo subito i miracoli. Ci accorgiamo di portare frutti abbondanti, quelli che piacciono a Dio; in quel momento, proviamo nel nostro cuore un’ immensa gioia.
Poi, ognuno personalmente si è chiesto cosa fa e cosa intende fare per crescere e per rimanere nell’ amore di Dio. Durante la condivisione alcuni hanno dato la testimonianza della loro conversione. Era davvero un momento commovente, perché non erano più solo le semplici parole, ma un’esperienza viva e personale del Signore che si rende presente nella storia di ciascuno di noi. Siamo “scesi dal monte” confortati ed incoraggiati dal Maestro, certo che Lui non ci lascia mai soli nel nostro cammino!
La nostra missione, però, non è finita qui. Nel pomeriggio del 14 giugno abbiamo incontrato il gruppo di preghiera della Divina Misericordia presso la parrocchia dell’Immacolata. L’incontro è stato preceduto dalla meditazione sulla Passione di Gesù e dalla recita della coroncina della Divina Misericordia. Successivamente è seguita la conferenza sul tema: La misericordia di Dio nella vita di Padre Pio da Pietrelcina.
Abbiamo voluto metterci alla scuola del Santo, servendoci della sue lettere per comprendere le meraviglie di Dio operate in questo umile Frate del Gargano, ma anche per attingere la luce e la forza per imparare ad essere sempre più disponibili alla grazia di Dio e più misericordiosi verso i nostri fratelli.
Mentre leggevamo insieme alcune sue lettere, come ad esempio lett. 98, 105, 183 cresceva in tutti noi il desiderio di approfondire personalmente la vita e la spiritualità di Padre Pio per essere da lui aiutati nella via della santità. Personalmente sono stata toccata dall’esempio di queste persone semplici e assetate di Dio, che nel profondo silenzio ascoltavano ciò che Padre Pio voleva dir loro personalmente. Tanti hanno condiviso con noi la gioia di aver sperimentato la presenza e l’intercessione di Padre Pio nella loro vita. Davvero Padre Pio fa grandi cose ed è un intercessore potente presso Dio! Non caso ha detto: “Farò più chiasso da morto che da vivo”!
Prima di concludere la nostra missione, ci siamo recate presso la comunità del Sacro Cuore di Gesù, parrocchia di Maria Rosaria.
“Amate Gesù che è degno di amore” (P. Pio): ecco il tema che ci ha guidato nella nostra riflessione, preceduta dalla presentazione del nostro Istituto e dalla bellissima testimonianza vocazionale di Maria Rosaria, toccata dall’immenso amore di Gesù e dalla presenza paterna di Padre Pio. Non sono mancati diversi interventi da parte dei partecipanti sulla spiritualità del nostro Istituto e sulla vita di Padre Pio.
Durante questi giorni abbiamo visitato anche alcune famiglie, spesso segnate dal dolore e dalla sofferenza. E’ stato bello stare insieme a loro e pregare, affidando tutte le loro necessità e i loro bisogni al Cuore di Gesù e di Maria! La loro serena accettazione della croce ci ha toccato profondamente. Costoro sono i veri discepoli di Gesù che mettono in pratica la sua Parola: “Chi vuol essere il mio discepolo rinneghi se stesso prenda la sua croce ogni giorno e mi segua” (cf Mt 16, 24) e pur nella sofferenza lodano e pregano il Signore sapendo che solo Lui può trarre il bene anche dal male. Sono persone che sanno apprezzare la vita, perché nella sofferenza hanno scoperto il vero valore. “Chi non è passato dalla scuola del dolore è come un analfabeta davanti al libro della vita”, come sono vere queste parole che tanti anni fa ho sentito e mi sono rimaste nella mente.
Ringrazio Dio che ci ha permesso di fare questa bell’esperienza. Ogni volta si torna più arricchiti e più consapevoli del dono che Dio ci ha fatti. Non c’è una cosa più bella e più nobile che servire Dio, spendendosi per Lui, sapendo che ciò che facciamo noi è troppo poco in confronto a quello che Lui ha fatto per noi.
Il dono di Dio è DIO STESSO! Cosa vogliamo di più? Non dobbiamo allora aver paura di risponderGli ogni giorno con le stesse parole del profeta Isaia: “Eccomi, manda me!” (6, 8b), certi che Lui conta su di noi e ha cura di noi!
Sr Maria Orsola Zelazko
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