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Filippine: Una giornata a Buda
Il 19 dicembre 2009 siamo andate ad annunciare la Parola di Dio presso un paese, che si trova a circa 110 kilometri da Tugbok, chiamato “Buda”. C’erano tantissimi bambini indigenti, poverissimi, di cui 250 registrati più altri che si sono aggiunti spontaneamente. C’erano anche alcuni genitori che hanno accompagnato i bambini che provenivano da luoghi lontani, dalla montagna.
Alcune delle nostre ragazzine erano già state sul posto per preparare l’incontro e il programma dell’apostolato.
Già dal primo mattino i bambini del nostro Centro si mostravano felici perché non vedevano l’ora di raggiungere le altre che erano già sul posto e si preparavano con canti, presentazioni e attività da svolgere durante tutta la giornata.
Di seguito riportiamo alcune riflessioni composte dalle ragazze.
A Natale si celebra la Nativita’ del nostro redentore Gesu’. E’ tempo di condivisione, tempo per dare qualcosa anche piccola e semplice agli altri.
Noi bambini insieme con le suore Apostole di Gesu’ Crocifisso abbiamo avuto un’esperienza bellissima: abbiamo svolto una piccola missione a “Buda”.
Avevamo il desiderio di condividere i doni, che noi riceviamo dai benefattori, con questi bambini poveri. Noi riconosciamo che abbiamo davvero tante benedizioni e grazie dal Signore e vogliamo farne partecipi anche gli altri. E’ stata anche un’occasione per socializzare con altri bambini bisognosi come noi, cosicché il nostro Natale 2009 è divenuto una cosa memorabile.
Da questa iniziativa ho ricevuto tanti insegnamenti. Appena siamo arrivate ci siamo trovate dinanzi a tantissimi bambini…subito ho pensato che ci sono ancora tanti da aiutare, tanti soffrono a causa della povertà, tanti mancano di affetto! Ho capito quanto siamo fortunati noi, anche se non abbiamo accanto i nostri genitori, né vengono a trovarci, ma il Signore ci manda altri strumenti che ci donano amore, cura, attenzione e tutto ciò di cui noi abbiamo bisogno.
Vedere i bambini gioire per le cose semplici, solo perché hanno ricevuto delle piccole cose; vedere sul loro volto e nei loro occhi la felicità, mi ha riempito il cuore di commozione, sentivo di dentro che hanno festeggiato davvero il Natale, si sono sentiti, infatti, valorizzati e pensati. Per questo non ho indugiato nello stare con loro, e ho sperimentato che la vera gioia consiste nel dare noi stesse al nostro prossimo.
Ho apprezzato ancora di più la vita semplice, perché non abbiamo niente di cui vantarci, se non dell’esempio che Gesù’ ci ha dato. Lui che ha preferito nascere in una mangiatoia, ci invita ad essere sempre umili e a saper volgere lo sguardo ai poveri.
Un’altra cosa che mi ha sbalordito è come le altre bambine nostre hanno trattato i bambini indigenti, aiutandoli a mangiare, imboccando i più piccoli, mentre le suore assistevano i piu’ deboli! Mi hanno fatto ricordare Gesu’ che era sempre accanto agli ammalati e ai poveri e li abbracciava con il cuore pieno d’amore.
Oltre a dare le cose materiali abbiamo annunciato pure la Buona Novella. Gesu’ vuole che ci aiutiamo gli uni gli altri come ha fatto Lui stesso che ha offerto il suo sangue per salvarci. Noi credenti dobbiamo fare del tutto per diffondere la Parola di Dio. E posso dire che questo piccolo apostolato e’ diventato una predica pratica del Vangelo, una vera preparazione per la venuta di Gesu’. La vera preparazione per il Natale e’ quella del cuore, saper vedere Gesù’ nel nostro prossimo affinché lo Spirito di Dio e la vera gioia regnino in noi.
In conclusione, imitiamo Gesù’ il nostro modello perfetto e ricordiamoci che il Signore abita in ognuno di noi! Facciamo il meglio che possiamo per il nostro prossimo perché Dio è presente pure in esso.
Natale e’ ogni momento quindi e’ sempre tempo di condivisione, di amore e di accogliere tutti con i cuori spalancati.
LINETH LOVITOS
Abbiamo fatto una esperienza che ci ha arricchito molto, una esperienza meravigliosa. C’erano tante famiglie presenti. Anche se il programma era molto semplice e breve è stato però efficace. Abbiamo gioito insieme con i bambini poveri. Tutta la gente ci ha accolto con grande gioia e io ho potuto fare tante amicizie. Ho cercato di mettermi al servizio di coloro che avevano più bisogno di aiuto. Sono contenta che il Signore si sia servito di noi per raggiungere questi bambini poveri. Ringrazio le suore che mi hanno dato la possibilità di partecipare a quest’attività’. Sono contenta che abbiamo donato la gioia a loro anche se noi dovevamo sacrificarci perché il posto e’ abbastanza lontano.
Servire il nostro prossimo e’ servire Dio, imitiamo Gesù’ che serve e aiuta gli altri. Ho pensato che non solo noi che siamo poveri, ma ci sono altri che soffrono della mancanza di cibo, bambini che non hanno neppure la possibilità’ di avere giocattoli, malgrado ci siano tanti ricchi che non si prendono cura dei poveri, noi dobbiamo sapere che i beni di questo mondo sono transitori, piuttosto facendo il bene si avranno tesori in cielo. Quindi, diamo le nostre mani ai fratelli in necessità altri e guadagneremo il vero BENE.
YUNYA
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