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Incontro dei Giovani a Kalwaria Pacławska in Polonia
Con Francesco e Chiara… scegliamo la vita
Questo è stato il tema del 22° Incontro Francescano dei Giovani a Kalwaria Pacławska in Polonia. Da tempo sentivo parlare di questi incontri ma non ho mai avuto la possibilità di partecipare ad essi. Finalmente c’ero anch’io! Dopo un lungo viaggio, insieme alla mia consorella, siamo approdate alla Casa del Pellegrino. Dai corridoi dell’albergo giungeva alle nostre orecchie il giovanile e gioioso canto degli ospiti, accompagnato da strumenti musicali. Nell’aria si percepiva l’atmosfera di amicizia, di solidarietà, di accoglienza… sentivamo di far parte di una grande famiglia. Quando ci presentavamo dicendo che veniamo da P. Pio, dall’Italia, si sentiva dire un “woooow”. Sì, P. Pio è amato anche dai giovani polacchi. I Frati Minori Conventuali responsabili di questo incontro, hanno intitolato ciascun giorno del meeting secondo gli argomenti da approfondire (ad esempio: “vivere nel mondo”, “vivere come discepolo del Signore”, “vivere da testimone… di fede”).
Il primo giorno, intitolato “Nel principio era…”, abbiamo cominciato con la Santa Messa d’inaugurazione celebrata dal Ministro Provinciale dei Frati; poi è seguita un concerto all’aperto e l’intronizzazione della Regola dei Francescani e della Sacra Scrittura. La partecipazione è stata veramente numerosa, al punto che i ragazzi per sedersi stendevano per terra le loro coperte.
“Vivere come…bambino” è stato il tema del 2° giorno, che abbiamo iniziato con la preghiera, con la lode a Dio espressa con il canto, con il ballo… Lo stile giovanile e la fantasia degli organizzatori nel preparare i vari appuntamenti della giornata si facevano notare anche dal rilevante afflusso dei partecipanti; poi il sacramento dell’Ordine impartito quel giorno durante la Santa Messa ha dato ad esso un tono più festoso e solenne. Ogni giorno si poteva seguire anche una conferenza multimediale preparata da illustri ospiti ed esperti. Molto interessante e attuale è stata la conferenza sull’eutanasia e la procreazione artificiale in vitro, con l’accurata spiegazione degli specialisti dell’Università Pontificia di Giovanni Paolo II di Cracovia, per farci prendere maggior coscienza dei segreti nascosti e delle reali conseguenze di tali interventi.
Penso che ognuno dei partecipanti ha potuto trovare qualcosa per sé. La parte spirituale, culturale e il divertimento si intrecciavano continuamente … c’era il “Cinema sotto la nuvoletta” cioè, la proiezione dei film all’aperto, i concerti guidati anche da giovani Francescani, i laboratori (lavoro di gruppo) di scambio e di approfondimento… e il giorno della donazione di sangue, e a questo proposito devo dire che era davvero bello osservare per mezza giornata le file interminabili dei giovani offerenti. Il mercoledì, intitolato “vivere al massimo”, è stata proposta la figura di S. Massimiliano M. Kolbe, missionario e martire francescano, il quale ha donato la propria vita in cambio di quella di un padre di famiglia. L’eroica testimonianza di vita vissuta al massimo da Padre Kolbe l’abbiamo potuta conoscere anche grazie alla proiezione multimediale dei ricordi di testimoni oculari di P. Massimiliano: i suoi compagni del campo di concentramento di Auschwitz. Certamente non poteva passare in silenzio il movimento fondato da Kolbe: la Milizia dell’Immacolata. Abbiamo ascoltato delle testimonianze dei giovani, delle famiglie e dei consacrati che consumano la loro vita per la diffusione della Milizia parlando e propagando la devozione all’Immacolata, alla Medaglia Miracolosa. Il culmine e il punto forte della giornata era sempre lo spettacolare rito per diventare cavalieri della Madre di Dio per la salvezza dell’umanità, e, infine, l’antico canto dell’Akathistos.
Ci sarebbe ancora tanto da scrivere, perché ogni giorno era ricco di sorprese. Posso aggiungere che mi è piaciuto molto il pensiero degli organizzatori (nel giorno: “vivere come uomo”) riguardo “l’assistenza” della vita concepita, ma ancora non nata, cioè l’Adozione Spirituale. Abbiamo potuto ascoltare proprio la Fondatrice di questo movimento, già tanto diffuso in Polonia; la quale ha dato una bella testimonianza insieme a suo marito. E di nuovo abbiamo notato una generosità da parte dei giovani nell’adottare ed assistere spiritualmente per il periodo di nove mesi un bambino dando al Signore un contributo di preghiera e di sacrificio.
Il magnifico e spazioso posto d’ubicazione di Kalwaria Pacławska favoriva le frequenti escursioni. Fra vari itinerari il primo posto lo occupano le famose “dróżki”, cioè le cappelle – stazioni della via dolorosa di Gesù e di Maria SS.ma, le vie della Sepoltura di Gesù e dell’Assunzione della Vergine Maria. Aggiungo solo (a chi vuole provare ad incamminarsi in esse) che, per passare tutte le stazioni occorrono almeno otto ore di cammino, per di più la strada non è facile… bisogna salire, scendere, attraversare il fiume…
Ci sarebbe ancora tanto da raccontare ma il più bello e nello stesso tempo l’importante, credo, è l’esperienza personale della comune ricerca di Dio, del desiderio di Dio. L’espressione di quest’aspirazione era l’ininterrotta Adorazione Eucaristica eseguita da gioventù, da consacrati e da famiglie, i quali si avvicendavano giorno e notte. Non ci resta altro che dirvi … venite e vedete.
Sr Renata Elisabetta Murias
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