Passione di Gesù
9 settembre – Punto II – Gesù è coronato di spine
Gesù è coronato di spine
Punto II – Quella plebaglia era stata pagata dai capi dei Giudei affinché tormentasse Gesù nella maniera più insolita e dolorosa possibile; ma era anche sobillata dal demonio e agitata da una strana follia. Per tutti questi motivi quegli aguzzini vogliono mettere ancora a dura prova l’invincibile pazienza del Salvatore e inventano un altro tormento incredibilmente umiliante e doloroso, a cui nessuno prima aveva pensato. Prendono un fascio di rovi dalle spine grosse e dure e, dopo averlo attorcigliato a forma di corona, glielo pongono sul capo per incoronarlo re del disonore.
Riflessione – La divina Provvidenza aveva disposto che nessuno dei discepoli fosse presente all’indegno spettacolo della coronazione di spine. Essi avevano rischiato di perdere la fede vedendo il Maestro torturato nell’Orto, ed ora avrebbero corso un pericolo ancora più serio se l’avessero visto coronato di spine e deriso come falso re con atteggiamenti ed espressioni inimmaginabili. Ma tu, anima mia, che con i Sacramenti sei resa forte dallo Spirito Santo, guarda attentamente Gesù benedetto in quello stato pietoso e pensa a quanto immeritatamente Egli è disonorato. Sforzati di sentire in te stessa un po’ del suo dolore e, se non ci riesci, devi provare almeno raccapriccio e riconoscenza, considerando chi è Colui che patisce e per quale motivo lo faccia. Immergi prima il tuo sguardo nell’alto dei cieli e contempla la grandezza della maestà di Dio, creatore di ogni cosa, che con un solo cenno può annientare tutto il mondo. Egli è bontà, sapienza e gloria infinite. Poi guarda Gesù e pensa che Lui, così sofferente e disprezzato, è lo stesso Dio e Signore dell’universo: è meraviglioso come nella stessa persona stiano insieme tanti contrasti e, ancor di più, come la misericordia si unisca alla giustizia.
Colloquio – Quanto sono tremende, mio Dio, le tue opere! Temo l’opera della tua giustizia nella Passione quando penso a quali castighi saranno riservati a me peccatore, se il peccato è stato punito con tanta severità nella tua umanità innocente, ma temo anche l’opera della tua misericordia; infatti non oso neppure pensare a che cosa andrò incontro, se ora non traggo alcun vantaggio dalle grazie che hai meritato per me.
Fa’ che, insieme alla tua giustizia, io rispetti anche la tua misericordia, affinché di questa io non abusi mai.
Pratica – Rafforzerò la mia speranza per moderare il timore e domanderò alla Maestà divina gli aiuti opportuni perché io cooperi alla Passione di Gesù con una vera penitenza dei miei peccati.
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