Passione di Gesù
9 ottobre – Punto III – Ultimo esame di Gesù nel tribunale di Pilato
Ultimo esame di Gesù nel tribunale di Pilato
Punto III – A Pilato che scioccamente si vanta di aver il potere di vita e di morte, quante cose potrebbe dire Gesù che è il Creatore ed ha il potere assoluto su tutte le creature del cielo e della terra! Invece il suo atteggiamento è talmente umile da farlo sembrare un incapace che non ha alcun motivo di vantarsi. Gesù ha sempre taciuto quando si è trattato di difendere se stesso, ma non può tacere ora che è l’onore di Dio a dover essere difeso. Perciò, udendo che Pilato si attribuisce con arroganza un potere che è di Dio, così gli risponde, ma senza ombra di sdegno o di superiorità: “Il potere che hai non è tuo. Tu non avresti contro di me nessun potere, se il Cielo non te lo concedesse”.
Riflessione – Gesù vuole che impariamo a non vantarci per nessun motivo, perché noi siamo nulla, ed ogni bene che abbiamo ci è concesso da Dio. Vuole inoltre che sappiamo accettare qualunque contrarietà come stabilita da Dio, e non causata da altri, nemmeno dal demonio che non può nulla senza il permesso di Dio. Gli preme in special modo che tutti sappiano che Pilato non ha alcun potere su di Lui e che tutto ciò che gli viene fatto è Lui che lo permette; vuole infine che ancora una volta sia chiaro che la Passione è esclusivamente l’effetto del suo amore misericordioso.
Colloquio – Capisco, Signore, perché ti preme tanto manifestarmi il tuo amore, me lo dice ognuna delle tue piaghe: per convincermi a riamarti. Ma questo non è forse mio preciso dovere? Mio Dio, ti amo e voglio amarti sempre più. Mi ritengo davvero fortunato per non aver bisogno di cercare il modo migliore per farlo, perché tu stesso ti sei degnato d’insegnarmelo attraverso i comandamenti, i tuoi consigli e quelle virtù nelle quali vuoi che mi eserciti. Tante volte mi hai detto che ti amerò davvero solo quando vivrò nel modo che tu hai descritto. Ebbene, proprio così voglio vivere, ma ho tanto bisogno del tuo aiuto.
C’è un’altra riflessione che debbo fare: come Gesù non si accontenta solo di patire, ma vuole che si sappia che lo fa per amor nostro, così anche noi non dobbiamo limitarci a compiere il nostro dovere, ma dobbiamo farlo per amor suo. Perciò, Gesù, io cercherò in tutti i modi di ubbidirti, di essere paziente nelle avversità, mansueto, caritatevole e modesto, ma tu fa’ che in ogni cosa non mi prefigga altro scopo che il tuo amore.
Pratica – Quante buone opere ho fatto finora solo per abitudine o per rispetto umano! Proporrò, sia nell’operare il bene che nel fuggire il male, di rendere tutto meritorio con l’amore verso Dio.
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