Passione di Gesù
9 febbraio – Punto II – Zelo di Gesù per la conversione di Giuda
Zelo di Gesù per la conversione di Giuda
Punto II – Il Figlio di Dio, davanti all’insensibilità tanto ostinata del suo caro apostolo Giuda, che non si è affatto intenerito nel vedersi lavare i piedi, terminata la sua operazione, siede di nuovo alla mensa e annuncia a tutti con grande tristezza che uno dei commensali lo tradirà. Mentre dice queste cose, Gesù sospira profondamente come per dare sfogo alla sua amarezza e, rivolgendo uno sguardo di compassione al misero traditore, mostra nell’espressione del volto l’angoscia del suo cuore pietoso.
Riflessione – Il Figlio di Dio si rattrista non perché il suo spirito sia debole e tema il tradimento, ma perché vuol far vedere a noi quale immenso dolore gli procuri la caduta del suo Apostolo, venuto meno alla sua alta dignità e diventato preda del demonio che lo trascina alla perdizione. Il Figlio di Dio dichiara anche di aver fatto tutto il possibile con umiltà e dolcezza, affinché quel malvagio si decidesse a pentirsi delle sue colpe, e di aver cercato con amore di salvarlo; Egli dimostra così a tutti di non avere alcuna responsabilità di quella perdita. Purtroppo, nonostante i tentativi del Maestro, Giuda non si pente, non si commuove, né si converte.
Ma perché mi devo stupire per il comportamento di Giuda, quando neppure io corrispondo alle dolcezze della divina bontà? Devo rientrare in me stesso e pensare che Gesù non ha meno amore per me di quanto ne abbia avuto per Giuda. Egli mi assicura che la mia anima gli è cara e che vuole salvarmi, e se mi dannerò, sarà solo per colpa mia. Queste affermazioni le ripeterà nel giorno del giudizio, dimostrando alla presenza di tutto il mondo di aver fatto il possibile per la mia salvezza.
Colloquio – Dio mio, quel giorno, quando vedrò chiaramente da una parte le grazie che ho ricevuto e dall’altra la mia infinita ingratitudine, non potrò né dire né fare nulla per giustificarmi. Chissà, forse tutto l’universo mi riconoscerà peggiore di Giuda.
La tua misericordia mi segue dappertutto, ma io cerco di scappare; e quando m’investe e non posso più evitarla, allora resisto. Se mi viene l’idea di dedicarmi ad un’opera di carità o di reprimere uno dei miei vizi, io non la considero, anzi la disprezzo e cerco di convincermi che quell’impulso è solo frutto della mia fantasia. Gesù mio, dammi uno spirito pronto a riconoscere che tutto ciò che mi spinge al bene e mi distoglie dal male è tua ispirazione; e fa’ che la mia volontà sia sempre desiderosa di ubbidirti.
Pratica – Ascolterò le ispirazioni divine anche quando si tratterà di cose piccole, perché, resistendo ad esse, potrebbero venirmi a mancare molte grazie e rischierei di rovinarmi per sempre.
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