Passione di Gesù
7 gennaio – Punto V – Congiura dei Giudei contro Gesù
Congiura dei Giudei contro Gesù
Punto V – Quel convegno dei capi della Sinagoga, come aveva predetto il Profeta, non era che una riunione di malvagi contro la vita del Signore e Salvatore del mondo; tuttavia in esso non fu deciso nulla che non fosse stato prima decretato in Cielo. Caifa disse che era opportuno che morisse un uomo solo per la salvezza di tutto il popolo, e la stessa cosa era stata appunto stabilita dai disegni eterni di Dio. Poiché tutti i figli di Adamo erano stati, per sentenza divina, condannati alla morte, non c’era altro mezzo per liberarli e salvarli, se non quello che un Uomo-Dio morisse per loro. Caifa parlò veramente con intenzioni perverse, ma la sua malizia servì agli alti disegni della Sapienza divina, affinché si compisse ciò che era stato stabilito nell’eternità.
Riflessione – Considera, anima mia, come Gesù conoscesse tutto, sia quello che gli uomini congiuravano contro di Lui, sia ciò che era stabilito in Cielo; vedi con quale sottomissione Egli si sia umiliato ad adorare la giustizia di Dio nell’ingiustizia degli uomini, esercitando così il suo cuore nelle più sublimi virtù.
È un esempio meraviglioso che io debbo imitare. Alle volte mi rattristo, mi lamento e mi indispettisco solo perché si mormora contro di me, mi si fa qualche torto o mi si presenta qualche avversità. A comportarmi così sono spinto dal mio amor proprio, dalla poca fede e dallo scarso fervore, che mi impediscono di elevarmi con lo spirito a considerare che tutto avviene per una giusta e segreta disposizione di Dio.
Colloquio – Mio Dio, Signore e Maestro di tutte le virtù, imprimi fortemente nell’anima mia questa verità di fede: la tua giustizia e la tua misericordia vanno adorate in tutto ciò che tu hai disposto.
Ora propongo di umiliarmi davanti alla tua onnipotenza e di sottomettermi in tutto alla tua santissima volontà; purtroppo temo che mi manchi la costanza nel mantenere il mio proposito. Per una lunga serie di tristi esperienze conosco bene la mia fragilità; ma soccorrimi tu, o Dio, con la forza del tuo aiuto e fa’ che in tutto ciò che mi capiterà di disgustoso, di insopportabile e di doloroso, io riconosca la tua volontà e mi adegui ad essa con devota umiltà. Infondi in me la certezza che ogni tribolazione proviene dalla tua bontà e dalla tua misericordia; solo in queste io desidero porre una totale fiducia per sopportare tutto con virtuosa pazienza, anche se nelle tribolazioni dovessi lasciare la vita.
Pratica – Ad imitazione di Gesù trarrò il bene dal male, amerò chi mi odia, pregherò per chi mi offende, benedirò il Signore in ogni contrarietà.
Lascia un commento