Passione di Gesù
6 dicembre – Punto II – La Vergine Maria ai piedi della croce
La Vergine Maria ai piedi della croce
Punto II – Gesù è veramente un uomo che prova dolore, gioia e tutti i sentimenti umani; ne dà un’ulteriore prova esprimendo alla Madre il suo amore filiale con un’incredibile intensità di sguardi. Ma l’ammirevole calma che conserva nel momento culminante di tutte le sue sofferenze non ci permettono neppure di dubitare della sua natura divina. Dobbiamo osservare bene la sua tranquillità quando compie gli ultimi atti della sua vita, lasciati come una sorta di testamento. Ha dato ai suoi nemici il beneficio delle sue preghiere e al buon ladrone il Paradiso; ora affida a sua Madre Giovanni, l’apostolo prediletto, e a questi la sua diletta Madre perché ne abbia cura. Maria Santissima mostra di essere una mamma terrena che ama profondamente il figlio, ma rivela anche di possedere una forza superiore che le permette di sopportare l’enorme peso delle sue sofferenze. Ella si comporta come una madre, ma con le qualità proprie della Madre di Dio; soffre con modestia e insieme con nobiltà d’animo, senza dare il minimo segno di turbamento.
Riflessione – Sia Maria che Gesù ci danno un meraviglioso esempio di sottomissione alla volontà del Padre. Essi desiderano soltanto che si realizzi il piano di Dio, per questo il loro spirito è sereno e tranquillo, nonostante la terribile sofferenza dei sensi. Anche per noi è lo stesso: solo nell’accettazione del volere divino possiamo trovare felicità e perfezione. E se talvolta capita che ci sentiamo agitati e scontenti, il motivo è sempre uno: non ci uniformiamo a quello che Dio vuole per noi.
Colloquio – Gesù e Maria, io sono veramente da commiserare: conosco il mio male, possiedo un rimedio facile e soave e non voglio applicarlo. Se mi lasciassi guidare in tutto dalla divina volontà e mi sottomettessi al suo santo disegno, nessuno starebbe meglio di me, perché avrei la pace interiore e la ferma fiducia di guadagnare la beatitudine eterna. Ma d’ora in poi nelle avversità, anche se i miei sensi si ribelleranno, mi convincerò che è Dio che le permette o le vuole. Umilmente accetterò che sia fatta la sua volontà e non la mia. Purtroppo so di essere incostante e di lasciarmi facilmente raggirare e vincere dal mio amor proprio, cieco e ribelle. Perciò, Padre, per i meriti di Gesù e di Maria, fa’ che la tua grazia mi unisca talmente alla tua santa volontà che nessuno al mondo possa mai separarmi da essa.
Pratica – Ogni volta che mi sentirò agitato per qualunque cosa, darò la colpa al mio amor proprio e ristabilirò la mia pace interiore accettando il volere di Dio.
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