Passione di Gesù
6 agosto – Punto III – Gesù è rimandato da Erode a Pilato
Gesù è rimandato da Erode a Pilato
Punto III – Tutta la corte di Erode considera Gesù pazzo, e come tale viene condotto per le strade di Gerusalemme in modo da farlo diventare oggetto di quelle crudeli beffe che la gentaglia di solito scarica addosso a chi è malato di mente.
Egli è l’autore stesso della sapienza, colui che la mantiene nei saggi e l’infonde negli ignoranti, e per la quale è stato ammirato da tutti fin da fanciullo. Essa risplende sul suo volto, ciò nonostante è trattato come un povero sprovveduto; ma è stata proprio la sua sapienza a disporre che chiunque lo vede coperto da quel manto da principe debba deriderlo.
Riflessione – Se riuscissimo a comprendere fino in fondo come si deve questa sublime lezione! Gesù ha voluto salvarci facendosi ritenere matto dal mondo superbo; e questo dovrà accadere anche a noi se abbiamo a cuore la nostra salvezza, perché Dio respinge i sapienti di questo mondo. E che cos’è la sapienza secondo la mentalità del mondo? È la superbia, la furbizia, la vendetta, la violenza e l’ingiustizia.
Che cosa invece reputa stoltezza? La semplicità, la sincerità, la povertà in spirito e la pazienza. Ed è proprio questa stoltezza il segno che contraddistingue gli eletti. È necessario, dunque, che accettiamo con gioia di essere considerati folli proprio com’è stato per Gesù. Ma io da che parte mi trovo? Tra gli stolti o tra i sapienti di questo mondo?
Colloquio – Mio Dio, quanto ho sbagliato finora nel mettere tanto impegno per essere annoverato tra i sapienti. La mia superbia mi ha sempre impedito di capire questa verità: i veri stolti sono quelli che il mondo considera saggi, mentre chi è veramente saggio viene disprezzato. Ma ora, Gesù, lo comprendo riflettendo sul tuo esempio. È proprio così: solo chi imita le tue sante virtù può essere chiamato saggio e non chi pone nel vizio la falsa sapienza del mondo.
Spirito di Sapienza, scendi su di me in modo che io cominci seriamente ad esercitarmi nelle virtù. E il mondo rida di me quanto vuole: io desidero salvarmi, non essere applaudito. Adesso la semplicità dei giusti non è stimata, ma verrà un giorno in cui splenderà in tutta la sua bellezza, e chi l’avrà seguita parteciperà alla gloria eterna.
Pratica – Devo fare molta attenzione: per diventare sapiente devo riconoscermi stolto; e rimarrò veramente stolto fino a quando seguirò quelle opinioni del mondo contrarie alle verità del Vangelo.
Lascia un commento