Passione di Gesù
4 maggio – Punto V – Fuga degli Apostoli dopo la cattura di Gesù
Fuga degli Apostoli dopo la cattura di Gesù
Punto V – Che Gesù sia stato lasciato solo senza che nessuno dei suoi lo assistesse nella Passione, non è avvenuto per caso, ma per una singolare disposizione della Sapienza divina. Alla sua nascita Egli aveva voluto vicino a sé i pastori; alle nozze di Cana, nella trasfigurazione, nella predicazione, nei miracoli e nell’ultima cena era in compagnia ora degli Apostoli ora dei discepoli, ma, quando si è trattato di redimere il mondo con i patimenti e la morte, ha voluto essere solo, come avevano predetto i Profeti.
Riflessione – Gesù, agonizzante nell’anima, era da solo quando pregava e sudava sangue per tutti, e vuol essere solo anche ora che si prepara a soffrire nel corpo, perché appartiene unicamente a Lui quest’opera che è la più grande fra quelle volute dalla sapienza di Dio; infatti solo Lui ci può salvare. Anche se durante la vita ha sempre voluto con sé i suoi compagni, ora che va a morire per la nostra redenzione lascia che se ne vadano. Ed è giusto che sia così: perché, chi mai potrebbe partecipare con il Redentore a salvare gli altri, quando egli stesso ha bisogno di essere salvato?
Rifletti, anima mia: Gesù ha potuto e voluto salvarti da solo, perciò soltanto Lui dev’essere l’oggetto del tuo amore. Egli non ha permesso che qualcun altro condividesse le sue sofferenze per te, perciò merita il tuo amore tutto intero, non condiviso da nessun’altra creatura.
Colloquio – O Gesù, se io avessi anche un milione di cuori, dovrei dedicarli tutti a te che sei il mio Creatore e Redentore, per dimostrarti la mia eterna riconoscenza per avermi salvato. Purtroppo io sono una creatura molto ingrata, perché, avendo un solo cuore, e per giunta povero, non ti offro neppure quello. Gesù, mi pento di aver amato le vanità e di aver sciupato stupidamente quell’amore che era dovuto solo a te. Mi rattrista il fatto di sapere alla perfezione quali siano i miei doveri e di non riuscire a metterli in pratica, di non far corrispondere, cioè, la conoscenza della mente con gli slanci del cuore; sono tanti, lo so, Signore, i motivi che ho per amarti, eppure non ti amo come dovrei. Ti supplico, svuota il mio cuore da ogni altro affetto, perché io ami solo te con tutta l’anima, con tutto il cuore, con tutte le mie forze.
Pratica – Analizzerò i legami che il mio cuore ha verso le creature e pregherò il Signore che mi aiuti a togliere tutto ciò che impedisce o diminuisce il mio amore per Lui.
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